Chilomicroni
Che cosa sono i chilomicroni?
I chilomicroni sono lipoproteine di grosso diametro (fino a 1000 nm) a densità molto bassa (< 0,95 g/cm3) che hanno la funzione di trasportare i trigliceridi, il colesterolo e altri lipidi assunti con la dieta.
I chilomicroni vengono trasportati nei fluidi corporei dall'intestino tenue al tessuto adiposo ed al fegato. Si possono osservare nel sangue fresco e nella linfa specialmente dopo un pasto ricco di grassi.
Classificazione e struttura dei chilomicroni
I lipidi sono un gruppo di composti organici molto eterogeneo, aventi però come caratteristica comune di essere insolubili in acqua. Per questo motivo la loro presenza nel plasma e nella linfa è garantita dall'intervento di particolari particelle chiamate lipoproteine che rappresentano la forma principale di trasporto dei lipidi nei liquidi extracellulari.
Le lipoproteine sono particelle sferiche che hanno genericamente una tipica struttura costituita da un nucleo centrale di lipidi idrofobici, come i trigliceridi ed il colesterolo esterificato, circondato da uno strato di lipidi polari (fosfolipidi) e apoproteine.
Sono state identificate sette tipi di apoproteine principali (A-1, A-2, A-4, B-48, B-100, C, E) il cui duplice ruolo è quello di solubilizzare i lipidi molto idrofobici e di regolare l'ingresso e l'uscita di lipidi particolari da cellule e dai tessuti bersaglio specifici.
Struttura generale di una lipoproteina.
Le lipoproteine possono contenere quantità e tipi differenti di lipidi e proteine, ma sono classificate in base alla loro densità come è indicato nella seguente tabella:
Fig. 2- Proprietà delle lipoproteine plasmatiche: HDL lipoproteina ad alta densità, LDL lipoproteina a bassa densità, IDL lipoproteina a densità intermedia, VLDL lipoproteina a densità molto bassa.
I chilomicroni sono le lipoproteine più voluminose caratterizzati dal possedere una densità molto bassa in quanto sono ricchi di trigliceridi ed hanno un contenuto proteico di circa il 2%; possono inoltre contenere anche le vitamine liposolubili come la vitamina A e la vitamina K.
I lipidi presenti nei chilomicroni sono introdotti nell'organismo attraverso gli alimenti e assorbiti dalle cellule della parete dell'intestino tenue (enterociti); diversamente le altre lipoproteine a densità maggiore rispetto ai chilomicroni, trasportano trigliceridi ed esteri del colesterolo di natura endogena, cioè sintetizzati dall'organismo.
Sintesi dei chilomicroni
I lipidi assunti con la dieta subiscono un processo digestivo, ad opera di enzimi lipolitici (lipasi), già nella bocca, poi nello stomaco e giunti nell'intestino tenue, sono definitivamente solubilizzati e idrolizzati dalla bile e dalle lipasi pancreatiche, pronti per essere assorbiti.
Il lume del duodeno infatti è rivestito da una mucosa specializzata per l'assorbimento dei nutrienti, ricca di villi intestinali. I villi sono rilievi a dito che si alzano dalla parete dell'intestino dando alla mucosa un aspetto paragonabile a quello di un asciugamano di spugna.
Ogni villo è coperto da cellule assorbenti, gli enterociti e da cellule caliciformi che producono muco, mentre la porzione centrale contiene un'arteriola, un letto di capillari sanguigni, una venula ed un capillare linfatico chiamato vaso chilifero.
Gli enterociti, mediante il meccanismo di pinocitosi, introducono nel loro citoplasma micelle di mono e trigliceridi, li trasferiscono nella cavità del reticolo endoplasmatico ed infine aggregano i trigliceridi agli altri lipidi e proteine per la formazione dei chilomicroni.
Si precisa a tal proposito che solamente una parte dei trigliceridi contenuti nel reticolo endoplasmatico deriva dall'assunzione del meccanismo sopra descritto; la massima parte dei trigliceridi proviene invece dalla sintesi a livello delle membrane del reticolo, utilizzando acidi grassi e glicerolo assunti separatamente con meccanismi di trasporto anziché per pinocitosi.
Comunque sia, una volta costituiti, i chilomicroni vengono emessi dagli enterociti, con un processo di esocitosi, nello spazio centrale del villo e poiché queste particelle sono molto grandi, non riescono ad essere assorbite dai capillari sanguigni ma solo dai capillari linfatici che presentano sulle loro pareti vie di accesso più ampie che ne consentono l'ingresso.
I chilomicroni appena assorbiti dal sistema linfatico danno un aspetto latteo alla linfa che prende perciò il nome di chilo, apprezzabile soprattutto dopo i pasti.
Struttura di un villo intestinale.
Trasporto dei chilomicroni
I chilomicroni assorbiti dai capillari linfatici dei villi intestinali, vengono trasportati dalla linfa nei vasi collettori che lungo il loro decorso si svuotano nei linfonodi. La linfa in tal modo viene depurata da sostanze nocive o comunque riconosciute estranee dall'organismo e prosegue il suo percorso verso l'alto nei tronchi linfatici.
Quando il tronco linfatico intestinale, il tronco linfatico lombare destro e sinistro convergono, formano un'ampia sacca detta cisterna del chilo, una camera di accumulo della linfa (chilo) post-prandiale.
A livello della seconda vertebra lombare, dalla cisterna del chilo si origina il dotto toracico che risale verso l'alto, passando nel torace attraverso il diaframma. Il dotto toracico termina infine nella vena succlavia sinistra e la linfa trasportata entra nel torrente circolatorio sanguigno.
I chilomicroni trasportati ora dal sangue, raggiungono il tessuto adiposo e il tessuto muscolare (scheletrico e cardiaco) ed i trigliceridi in essi contenuti vengono idrolizzati dalle lipasi presenti nell'endotelio dei capillari.
Dall'idrolisi dei trigliceridi si ottiene il glicerolo e gli acidi grassi prontamente disponibili alle cellule, mentre ciò che rimane del chilomicrone è un residuo ricco di colesterolo chiamato appunto chilomicrone residuo che è considerato una lipoproteina a densità intermedia.
Questi chilomicroni residui vengono in parte assorbiti dal fegato e in parte convertiti in lipoproteine a bassa densità (LDL) che sono il principale trasportatore di colesterolo nel sangue.
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