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Tessuto muscolare

Che cos'è il tessuto muscolare?

Il tessuto muscolare è quella componente anatomica deputata a generare movimento tramite contrazione.

La contrazione determinata dall'accorciamento delle fibre che compongono il tessuto muscolare può determinare il movimento di una grossa struttura anatomica, come un arto, oppure la spinta del sangue, come avviene nei vasi sanguigni e nel cuore, o l'espulsione di ormoni, secrezioni e feci, come avviene nelle ghiandole o nell'intestino.

In base alla funzione svolta il tessuto muscolare può assumere differenti caratteristiche e può essere sotto il controllo del Sistema Nervoso Autonomo o Somatico.

Dal punto di vista dello sviluppo embrionale, le cellule del tessuto muscolare hanno derivazione principalmente mesodermica, fatta eccezione per le cellule muscolari lisce che avvolgono l'iride, che invece sono di origine ectodermica.

È possibile riconoscere tre tipologie di tessuto muscolare:

Tessuto muscolare striato scheletrico

Il tessuto muscolare scheletrico è quello che compone i muscoli che controllano i movimenti volontari degli animali.

L'unità di base del tessuto muscolare scheletrico è la fibra muscolare o miotubo, formata da una grande cellula polinucleata che presenta delle visibili strie scure al suo interno. In realtà la fibra muscolare scheletrica non è propriamente una unica cellula, ma piuttosto un sincizio, cioè la fusione di più cellule che vanno a formare una unica struttura dalla forma tubulare. Le cellule di derivazione mesodermica che formano il sincizio prendono il nome di mioblasti.

Nei miotubi i nuclei originali dei mioblasti presentano una forma allungata e sono disposti alla periferia della fibra.

Non tutti i mioblasti, in realtà, concorrono a formare i miotubi e quindi le fibre muscolari. Alcuni di essi, nel corso della differenziazione embrionale, restano in uno stato di cellule staminali e permangono nel tessuto con la funzione di operare la riparazione dei danni consentendo lo sviluppo di nuovo tessuto in luogo di quello vecchio danneggiato.

Nella composizione del tessuto, le fibre sono organizzate in fasci, a loro volta riuniti a formare i muscoli. Ad ogni livello di organizzazione il tessuto muscolare è avvolto da tessuto connettivo: le fibre sono avvolte da tessuto connettivo di tipo reticolare, detto endomisio. L'endomisio ha il compito di permettere l'innervazione e il nutrimento delle fibre, portando i vasi sanguigni e i nervi.

Anche a livello dei fasci è possibile osservare la presenza di tessuto connettivo di rivestimento, che prende il nome di perimisio. In questo caso il tessuto è di tipo connettivale lasso ad ha principalmente una funzione strutturale.

Infine, anche gli stessi muscoli sono avvolti da un tessuto connettivo che si presenta denso e dalla forma irregolare, detto epimisio.

Il tessuto muscolare striato scheletrico è sotto il controllo del sistema nervoso somatico.

Organizzazione muscolo scheletrico

Organizzazione muscolo scheletrico.

Tessuto muscolare liscio

Il tessuto muscolare liscio ha la funzione di rivestire i vasi sanguigni, le visceri, l'intestino e gli organi cavi, in modo da permetterne il funzionamento mediante la propria contrazione.

Non essendo coinvolto nella produzione di movimenti volontari del corpo, è posto sotto il controllo del Sistema Nervoso Vegetativo (o Autonomo) e del sistema endocrino e consente la regolare prosecuzione di attività vitali e indispensabili come la respirazione, la circolazione sanguigna, la peristalsi intestinale e il funzionamento ghiandolare.

Le cellule muscolari del tessuto liscio non sono sinciziali, quindi si presentano come cellule singole e mononucleate. Il nucleo è centrale, ovale e ben visibile e non si riscontrano le striature tipiche del tessuto muscolare scheletrico. La maggior parte di esse sono di origine Mesodermica tranne, come accennato, nell'iride, in cui sono presenti cellule muscolari lisce di origine ectodermica.

Cellula muscolare liscia

Cellula muscolare liscia.

Il tessuto muscolare liscio è caratterizzato dalla capacità di contrarsi per lungo tempo senza grande consumo di energia ed è possibile distinguere due differenti modalità di contrazione: una contrazione tonica, tipica delle pareti dei visceri, responsabile del cosiddetto "tono muscolare", e una ritmica, che avviene con una precisa periodicità e coinvolge l'intero corpo muscolare.

Anche l'organizzazione delle fibre può variare in base alla tipologia di struttura coinvolta: nei visceri, dove il compito della muscolatura liscia è quello di favorire la peristalsi, le fibre sono organizzate in due strati disposti in senso ortogonale l'uno all'altro: un primo strato, interno, circonda il tubo digerente, l'altro corre esternamente al primo in senso longitudinale.

La contrazione alternata dei due strati produce il movimento ondulatorio che sospinge il materiale nella direzione necessaria; nei vasi, invece, è presente un solo strato di cellule circolari che circonda il tubo e permette la spinta del sangue lungo il suo percorso; gli organi cavi come la vescica e l'utero, invece, che devono sostenere una modificazione del proprio volume, sono avvolti da tessuto muscolare liscio formato da un numero di strati di fibre maggiore ma meno fitti e senza un orientamento ben preciso.

Intorno agli acini escretori delle ghiandole, infine, vi sono piccole porzioni di tessuto muscolare liscio la cui contrazione determina la secrezione dei prodotti ghiandolari. Queste cellule muscolari particolari sono dette cellule "mioepiteliali".

Il tessuto muscolare striato cardiaco

La componente muscolare del cuore (miocardio) è costituita da un tipo di tessuto muscolare unico, le cui cellule hanno caratteristiche che lo pongono a metà strada tra il tessuto scheletrico e quello liscio.

Le fibre sono composte da cellule singole mesodermiche non sinciziali, con un nucleo simile a quello delle cellule del tessuto muscolare liscio ma dove sono presenti le striature come in quello scheletrico.

La forma delle cellule (dette miocardiociti) è a Y e ad ogni estremità sono presenti dischi intercalari, ossia elementi di giunzione cellulare ove si realizzano le gap junction, giunzioni che lasciano aperta una comunicazione tra le cellule permettendo il passaggio rapidissimo del potenziale d'azione e quindi la contrazione simultanea in risposta allo stimolo nervoso.

Miocardiocita

Miocardiocita.

Anche se il miocardio è connesso al sistema nervoso autonomo, lo stimolo nervoso per la contrazione è endogeno, è cioè generato nel cuore stesso. A generarlo è un particolare gruppetto di cellule situate nell'atrio destro, detto nodo senoatriale, che avvia il potenziale d'azione che si propaga nell'atrio fino a raggiungere il nodo atri-ventricolare, anch'esso nell'atrio destro, che coordina la contrazione del resto del muscolo.

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