Succo pancreatico
Che cos'è il succo pancreatico?
Il pancreas fa parte, insieme al fegato ed alle ghiandole salivari, degli "annessi del tubo digerente".
Con tale nome si designano alcune grosse ghiandole, le quali derivano per invaginazione e modificazione dall'epitelio che riveste la mucosa del tubo digerente e versano in quest'ultimo i secreti destinati alla digestione degli alimenti.
Il pancreas è posto nella parte superiore dell'addome, davanti alla colonna vertebrale e dietro allo stomaco che lo ricopre quasi completamente.
Struttura ed apparato escretore
Sia dal punto di vista della struttura che delle funzioni, il pancreas è costituito da due parti ben differenziate, l'una a secrezione esterna, di tipo acinoso, simile alla struttura delle ghiandole salivari, l'altra a secrezione interna, che comprende le isole di Langerhans.
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Il succo pancreatico
Il prodotto finale della secrezione esocrina è il succo pancreatico, un liquido al cui interno si trovano diversi enzimi indispensabili per la digestione (lipasi, amilasi, ecc.).
Nell'uomo, a dieta normale, il volume del succo pancreatico è di circa 800-900 mL nelle 24 ore.
Il succo pancreatico, secreto dagli acini, è un liquido limpido, incolore e inodoro, che contiene componenti inorganici come sodio, potassio, calcio, magnesio, cloruri e bicarbonati, e componenti organici, costituiti essenzialmente da proteine dotate di attività enzimatiche di tipo glicolitico, proteolitico, lipolitico, la cui concentrazione varia a seconda della dieta.
L'alta concentrazione di bicarbonato rende il succo pancreatico alcalino e permette la neutralizzazione del succo gastrico che giunge acido nel duodeno e quindi concorre a regolare il pH del contenuto intestinale.
Gli enzimi ad attività glicolitica sono essenzialmente due: l'amilasi (detta anche diastasi) e la maltasi.
Gli enzimi ad attività proteolitica più importanti sono: la tripsina, la chimotripsina e la carbossipeptidasi.
Gli enzimi ad attività lipolitica sono costituiti dalle lipasi propriamente dette, dalla colesterolo-esterasi, dalle lecitinasi e dalle fosfatasi.
L'amilasi serve per digerire i polisaccaridi ingeriti con gli alimenti (amidi, glicogeno, ecc.); essa è molto simile all'amilasi salivare (ptialina) con la differenza che agisce idrolizzando gli amidi e non solo quelli cotti come la ptialina. Gli amidi e il glicogeno vengono così degradati a composti molto semplici (oligosaccaridi) pronti per l'assorbimento intestinale.
La maltasi idrolizza soprattutto il maltosio, il lattosio e il saccarosio.
La tripsina è una peptidasi che agisce prevalentemente sulle proteine già parzialmente digerite dalla pepsina dello stomaco, degradandole in unità a peso molecolare sempre più basso fino ad amminoacidi. Essa non è secreta come tale, ma è contenuta nelle cellule del pancreas in una forma inattiva, detta tripsinogeno, che è attivato solo quando viene a contatto della mucosa duodenale, dove è presente un fattore detto enterochinasi.
La chimotripsina agisce idrolizzando la caseina, la gelatina e la cheratina.
La lipasi pancreatica serve per idrolizzare i grassi alimentari, chiamati gliceridi, sia saturi che insaturi (qualunque sia la lunghezza della loro catena), liberando i monogliceridi e i digliceridi, gli acidi grassi e il glicerolo.
Tutti questi enzimi sono contenuti nelle cellule in granuli detti di zimogeno e, cosa molto importante, sono inattivi: essi acquisiscono la loro attività enzimatica, in condizioni normali, solo quando vengono immessi nell'intestino.
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