Cloruro
L'anione cloruro
Con il termine di cloruro si intende il residuo anionico dell'acido cloridrico.
Infatti l'acido cloridrico HCl si dissocia in acqua nel seguente modo:
HCl ⇄ H+ + Cl−
Ovvero:
HCl + H2O ⇄ H3O+ + Cl−
Cl− è quindi lo ione cloruro che rispetto all'atomo neutro Cl presenta un elettrone in più. Esso ha quindi:
e numero di ossidazione -1.
La configurazione elettronica dello ione cloruro è la seguente:
1s2 2s2 2p6 3s2 3p6
Cl− ha raggiunto pertanto l'ottetto in quanto ha otto elettroni di valenza.
Ha massa molare di circa 35,453 g/mol.
Composti dello ione cloruro
Lo ione cloruro può formare composti sia con metalli che con non metalli.
Alla prima classe di composti appartengono i sali dell'acido cloridrico; il legame coinvolto tra il metallo e lo ione cloruro prevalentemente ionico.
Questi composti sono quasi tutti solubili in acqua; fanno eccezione AgCl (cloruro di argento), PbCl2 e Hg2Cl2.
Con il termine di cloruri si indicano quindi i sali dell'acido cloridrico, ovvero i composti ionici che si ottengono dalla combinazione dello ione cloruro con un catione metallico.
Sono esempi di cloruri:
- cloruro di sodio NaCl;
- cloruro di potassio KCl;
- cloruro di alluminio AlCl3;
- cloruro di ammonio NH4Cl;
- cloruro di bario BaCl2;
- cloruro di calcio CaCl2;
- cloruro di litio LiCl;
- cloruro di magnesio MgCl2;
- cloruro ferroso FeCl2;
- cloruro ferrico FeCl3.
Al secondo gruppo appartengono composti come ad esempio PCl3 (tricloruro di fosforo) e PCl5 (pentacloruro di fosforo) con legame prevalentemente covalente.
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