Granulociti eosinofili
Che cosa sono i granulociti eosinofili?
Gli eosinofili o granulociti eosinofili polimorfonucleati (PMN) sono cellule contenenti granuli citoplasmatici, che si colorano con i coloranti acidi (di qui, il nome di granulociti eosinofili), e un nucleo lobato, generalmente bilobato (di qui il nome di granulociti polimorfonucleati).
Si trovano: nel midollo osseo, come cellule di riserva appena formate; nel sangue, come cellule circolanti, e nei tessuti connettivi, come cellule migranti con funzione di difesa aspecifica.
Gli eosinofili sono leucociti granulati polimorfonucleati, con granuli citoplasmatici acidofili e nucleo lobato.
Insieme ai basofili e ai neutrofili, appartengono a una delle due categorie di leucociti (o globuli bianchi), i granulociti o leucociti polimorfonucleati, cosi chiamati per due caratteristiche: la presenza, nel loro citoplasma, di granuli specifici, con affinità per i coloranti acidi, come l'eosina (granulociti o leucociti eosinofili), i coloranti basici, come il blu di metilene (granulociti o leucociti basofili) o i coloranti neutri (granulociti o leucociti neutrofili), caratteristica per la quale vengono detti granulociti; la presenza di un nucleo lobato, con due o più lobi (più numerosi nei neutrofili, meno negli eosinofili e nei basofili), uniti da tralci di cromatina, caratteristica per la quale vengono detti polimorfonucleati.
L'altra categoria di leucociti è quella dei leucociti mononucleati, alla quale appartengono i linfociti e i monociti, cellule prive di granuli di natura specifica e con un nucleo non suddiviso in lobi.
I granulociti (neutrofili, eosinofili, basofili) sono cellule altamente differenziate, specializzate nello svolgimento di una particolare funzione: fagocitosi di microrganismi o complessi molecolari estranei all'organismo, nei neutrofili e negli eosinofili; secrezione di particolari sostanze (eparina e istamina), nei basofili.
Dato il loro stato di differenziazione, hanno perso la capacità di dividersi. I leucociti mononucleati (linfociti e monociti), invece, nel momento in cui viene stimolata la loro funzione, sono in grado di dividersi e di differenziarsi ulteriormente.
In generale, i leucociti o globuli bianchi (granulociti, linfociti, monociti) vengono prodotti negli organi emopoietici (midollo osseo) e immessi nel torrente circolatorio, da dove raggiungono la destinazione connettivale per lo svolgimento della loro funzione di difesa dell'organismo, che si esplica in due modi possibili: meccanismo aspecifico e risposta specifica o immunitaria verso sostanze estranee o agenti infettivi.
Il numero di leucociti, nel sangue, è di circa 5000-7000 per mm3. Un aumento di numero è detto leucocitosi, una diminuzione di numero è detta leucopenia.
La percentuale dei singoli elementi figurati (granulociti, linfociti e monociti), nel sangue, in rapporto al numero totale dei globuli bianchi, è detta formula leucocitaria.
In condizioni normali i valori sono i seguenti:
- 50-70% di granulociti neutrofili;
- 2-4% di granulociti eosinofili;
- 0,5-1% di granulociti basofili;
- 20-40% di linfociti;
- 3-8% di monociti.
In caso di aumento dei singoli elementi figurati si parla di: neutrofilia, eosinofilia, basofilia, linfocitosi, monocitosi. In caso di diminuzione dei singoli elementi figurati, abbiamo: neutropenia, eosinopenia, linfopenia, monocitopenia.
I leucociti hanno una durata di vita molto limitata, variabile nei vari tipi cellulari; nascono fuori dal circolo sanguigno e muoiono fuori dal circolo sanguigno.
Caratteristiche strutturali e funzionali degli eosinofili
Gli eosinofili, tondeggianti, leggermente più voluminosi dei neutrofili, hanno in media un diametro di 11-14 μm.
I granuli specifici rotondeggianti sono relativamente grandi (0,4-0,7 μm di diametro), di dimensioni maggiori rispetto ai granuli dei neutrofili, ma di numero inferiore. Essi si colorano con coloranti acidi (in rosso-arancio con l'eosina), di qui il nome di granuli eosinofili o acidofili. L'eosinofilia è dovuta al loro contenuto in proteine basiche.
Il citoplasma presenta microtubuli e microfilamenti sotto la membrana plasmatica, responsabili del movimento ameboide.
Il nucleo, spesso nascosto dalle fitte granulazioni citoplasmatiche, appare lobato, quasi a forma di bisaccia, perché presenta due, o, più raramente, tre lobi, in numero inferiore rispetto ai lobi presentati dai neutrofili.
Gli eosinofili, in condizioni normali, sono presenti nel sangue, dove costituiscono dal 2 al 4 % dei leucociti, con vita media di una o due settimane, e nei tessuti, come cellule mobili per ameboidismo, ma solo in particolari condizioni (focolai infiammatori) acquistano capacità fagocitaria.
Granulocito eosinofilo. A sinistra (al microscopio elettronico): eucromatina in corrispondenza dei pori nucleari; grossi granuli citoplasmatici con una struttura cristalloide centrale. A destra (colorazione con il metodo di Wright): granulazioni specifiche rosso-arancio.
La funzione dei granulociti eosinofili è probabilmente correlata al ricambio e al trasporto di istamina, con intervento nei processi allergici. Contengono perossidasi, lipidi, fosfatasi alcalina acida ed altri enzimi lisosomiali.
Dotati di movimenti ameboidi, si portano nei focolai di infiammazione con il compito di fagocitare i complessi antigene anticorpo. Nelle infezioni da parassiti, accorrono causando un grave danno agli agenti patogeni con la loro secrezione enzimatica.
L'accumulo degli eosinofili nei tessuti è dovuto all'azione chemiotattica di alcune sostanze provenienti da cellule come i linfociti, i granulociti basofili e i mastociti.
Riassumendo
- Gli eosinofili o granulociti eosinofili polimorfonucleati sono globuli bianchi così chiamati perché contengono granuli citoplasmatici eosinofili, con affinità per i coloranti acidi, e un nucleo lobato, con almeno due lobi, a forma di bisaccia.
- Gli eosinofili si formano nel midollo osseo, circolano nel sangue, svolgono la loro funzione di difesa aspecifica (fagocitaria) nei connettivi, dove si spostano con movimenti ameboidi.
- Gli eosinofili, nel sangue, rappresentano il 2-4% dei globuli bianchi. In condizioni patologiche possono aumentare (eosinofilia) o diminuire (eosinopenia).
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