Colina
Che cosa è la colina?
La colina (dal greco kolè = bile) è un composto organico classificato come nutriente essenziale per gli organismi animali.
È infatti una fonte di gruppi metilici in un'ampia serie di processi biologici e precursore dell'acetilcolina, il neurormone del sistema nervoso parasimpatico ad azione antagonista a quella dell'adrenalina.
La colina ha l'aspetto di un liquido incolore e viscoso; in natura si trova presente nei fosfolipidi del gruppo delle lecitine ed è stata appunto riscontrata nelle lecitine provenienti da fegato, cervello, sostanza nervosa, come pure nelle lecitine estratte dal tuorlo d'uovo, dai fagioli, dalla soia e da altre piante.
È anche presente - allo stato libero - in molti tessuti: nel sangue si ha un contenuto di colina compreso tra 2 e 20 mg/L.
Questa sostanza organica ha massa molare pari a 104,17 g/mol, densità di 1,09 g/mL e formula bruta C5H14NO+.
Presenta la seguente struttura chimica:
Come base di ammonio quaternario, ha uno spiccato carattere basico; saponifica i grassi, è deliquescente all'aria, con gli acidi forma i corrispondenti sali che non sono in genere igroscopici.
Deficit da colina
In numerose specie animali è stata prodotta deficienza di colina; il grado di deficienza dipende dalle quantità di precursori presenti nella dieta, in particolare dei donatori di metili, quali la metionina.
È stato così possibile associare la deficienza di colina a fenomeni di infiltrazione grassa nel fegato, a uno scarso sviluppo e a lesioni renali.
Pur non sussistendo nessuna prova diretta di malattie dell'uomo dovute a una sua deficienza, è stato possibile attestare come forme patologiche del fegato, dei reni e del pancreas, osservati in vari stati di deficienza nutritizia, siano collegabili a insufficienza di colina.
Impieghi della colina
La colina viene impiegata nelle cirrosi epatiche e nelle infiltrazioni grasse del fegato (e quindi come epatoprotettore), nell'ittero grave dei neonati, nelle anemie associate a disordini del fegato, nell'ipertensione arteriosa.
La colina eccita la secrezione salivare, pancreatica, biliare e la motilità dell'intestino e dell'utero. In fisiologia è stata constatata una sua azione ipotensiva.
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