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Ghisa bianca

Che cos'è la ghisa bianca?

La ghisa bianca è una lega metallica ferro-carbonio contenente talvolta qualche altro elemento; alla frattura appare di colore argenteo.

Nella struttura delle ghise bianche deve essere quasi completamente assente la grafite: tale scopo si ottiene o modificando la composizione chimica oppure aumentando la velocità di raffreddamento, colando in conchiglia (da qui deriva la denominazione di ghisa in conchiglia).

La durezza di queste ghise è funzione della percentuale di carbonio; per i tipi con tenore di carbonio del 2% circa, la durezza si aggira sui 375 Brinell, mentre con il tenore di carbonio maggiore di 3,5% si hanno valori superiori ai 600 Brinell.

Pertanto, un elevato tenore di carbonio è indispensabile per ottenere maggiore durezza e quindi migliore resistenza all'usura; tutto ciò però a scapito della tenacità. Le ghise bianche sono infatti più fragili di quelle grige ma considerevolmente più dure.

È infine opportuno ricordare che nei getti di ghisa bianca si vengono a sviluppare forti tensioni durante la solidificazione, specialmente quando la fusione viene effettuata con raffreddatori; di conseguenza si ricorre spesso al sottoporre i pezzi a un trattamento di distensione che normalmente viene effettuato a temperature varianti tra 200 e 480 °C.

Proprietà e utilizzi delle ghisa bianca

Le ghise bianche posseggono un'eccezionale resistenza all'usura e all'abrasione; sono usate per la costruzione di piastre di rivestimenti di frantoi, punte per vomeri d'aratro, cilindri per laminatoi, ecc.

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