Gas criogeno
Che cosa sono i gas criogeni?
Un gas criogeno (dal greco κρύος + γονική, = "generazione di freddo",) o gas criogenico o gas permanente è un gas che a pressione atmosferica bolle a temperature inferiori ai 93 K (≃ -180 °C).
Esempi di gas criogeni
Sono esempi di gas criogeni: elio, idrogeno, neon, argon, azoto, ossigeno, e l'aria; i punti di ebollizione di tutti questi gas sono infatti inferiori a 93 K.
Differenza tra gas criogeni e gas refrigeranti
Non è mai stata ufficialmente definita la temperatura alla quale finisce la refrigerazione e inizia la criogenia.
Il National Institute of Standards and Technology (NIST), agenzia federale USA del Dipartimento del Commercio, ha scelto di considerare il campo della criogenia quello delle temperature inferiori ai 93 K.
Pertanto, tutti i gas che, a pressione atmosferica, bollono a temperature inferiori ai 93 K, sono considerati gas criogeni; i gas refrigeranti, quali il freon e l'ammoniaca, presentano invece punti di ebollizione superiori ai 93 K.
È bene sottolineare il fatto che, altri autori, considerano la temperatura alla quale finisce la refrigerazione e inizia la criogenia pari a 123 K (≃ -150 °C).
Gas criogenici liquefatti
I gas criogenici liquefatti sono estremamente pericolosi da maneggiare, anche in considerazione:
- delle temperature estremamente basse;
- della possibilità di sviluppare grandi volumi di gas a partire da piccole quantità di liquido con conseguente riduzione della quantità di ossigeno nell'ambiente.
- della loro tendenza ad accumularsi negli strati più bassi dell'ambiente.
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