Plasmacellule
Che cosa sono le plasmacellule?
Le plasmacellule sono cellule specializzate nella produzione di anticorpi. Si differenziano dai linfociti B, quando, negli organi linfoidi secondari, esposti ad antigeni specifici, sono indotti ad effettuare una massiccia risposta immunitaria mediata da anticorpi specifici per quel determinate antigenico.
Le plasmacellule sono cellule attivamente coinvolte nella risposta ad antigeni, cellule effettrici discendenti dai linfociti B esposti allo stimolo antigenico. Nel corso della loro vita (qualche giorno) secernono anticorpi con specificità identica a quella delle immunoglobuline di membrana dei linfociti B loro progenitori.
Si trovano: costantemente, nella tonaca propria dell'apparato digerente e dell'apparato respiratorio; occasionalmente, per qualche giorno, in aree connettivali, come espressione di un processo difensivo scatenatosi in presenza di uno stimolo antigenico.
Caratteristiche citologiche
Le plasmacellule, al microscopio luce, si distinguono nettamente dai linfociti B, loro progenitori. Sono cellule grandi, del diametro di 8-20 μm. Il nucleo si trova in posizione eccentrica, con una cromatina disposta in modo caratteristico, a ruota di carro: il nucleolo, al centro del nucleo, costituisce un perno dal quale si diparte la cromatina, disponendosi a raggiera, come i raggi di una ruota.
L'indice nucleo-citoplasmatico è spostato a favore del citoplasma, che è abbondante, fortemente basofilo, con un ergastoplasma fortemente sviluppato, tutte caratteristiche strutturali tipiche di cellule con funzione secernente.
L'aspetto mostrato dalle plasmacellule al microscopio elettronico conferma l'appartenenza di queste cellule ad una popolazione cellulare attivamente impegnata nella sintesi proteica di una specifica classe di immunoglobuline, gli anticorpi. Il citoplasma, infatti, è occupato da un apparato del Golgi e da un reticolo endoplasmatico rugoso notevolmente sviluppati.
L'ergastoplasma presenta un'organizzazione a cisterne, con un grado di riempimento variabile (anche notevole). Nelle cisterne del reticolo endoplasmatico rugoso si svolge la sintesi della componente proteica delle immunoglobuline, che, all'interno di vescicole, viene trasferita alla faccia immatura dell'apparato del Golgi, dalla quale si sposta in cisterne slargate, dove viene unita alla componente carboidratica (in particolare, galattosio e glucosamina), per poi essere racchiusa in vescicole, come prodotto finito denso agli elettroni, che gemmano dalla faccia matura dell'apparato del Golgi.
L'intero processo di sintesi di un anticorpo richiede da due a cinque minuti. La presenza nel citoplasma, in notevole quantità, di vescicole granulari, fa pensare ad esse come ad accumuli di anticorpi, denominati corpi di Russel.
Plasmacellula vista al microscopio elettronico a trasmissione. Il reticolo endoplasmatico ruvido, organizzato in cisterne, è notevolmente sviluppato, segno di una cellula impegnata nella sintesi proteica.
Origine
Le plasmacellule derivano dai linfociti B, una classe di linfociti, che è addetta all'immunità umorale, presiede cioè alla difesa dell'organismo mediante una risposta specifica (o immune) mediata da anticorpi.
Il linfocita B immunocompetente maturo passa dall'organo linfoide principale, in cui si è formato (midollo osseo), nel sangue e, di qui, arriva nell'organo linfoide secondario dove svolge la sua funzione di difesa specifica dell'organismo, quando incontra gli antigeni.
L'incontro dell'antigene specifico, antigene per il quale il linfocita B porta il recettore di membrana specifico, in grado cioè di riconoscere quell'antigene e non un altro, innesca nel linfocita B una serie di processi di proliferazione e di differenziamento cellulare antigene-dipendenti (perché attivati solo dalla presenza dell'antigene specifico), che determinano:
- espansione clonale (aumento del numero di cellule del clone antigene-specifico);
- generazione di cellule effettrici (cellule attivamente coinvolte nella risposta all'antigene);
- generazione di cellule memoria (elementi cellulari che produrranno una risposta più attiva in occasione di un successivo incontro con lo stesso antigene).
Le plasmacellule sono le cellule effettrici che si generano dai linfociti B attivati dall'antigene specifico. Il linfocita B, attivato dall'antigene specifico (riconosciuto dal suo specifico recettore di membrana), si trasforma in un plasmablasto, forma immatura della plasmacellula.
In circa cinque giorni, processi successivi di mitosi danno origine ad almeno otto generazioni di plasmacellule. Ogni cellula figlia, che si origina da un processo di mitosi, non è strutturalmente identica alla cellula madre, la cellula dalla quale è derivata, perché presenta un reticolo ruvido sempre più abbondante e, quindi, la capacità d produrre una quantità di molecole anticorpali sempre maggiore.
La mitosi continua finché viene raggiunto un numero di cellule tale da poter rispondere in modo adeguato ed efficace alla stimolazione antigenica. Raggiunto il valore critico, le plasmacellule arrestano la divisione cellulare, diminuendo, dopo alcuni giorni, anche l'intensità di sintesi degli anticorpi.
Ogni clone di plasmacellule produce soltanto un unico tipo di molecola anticorpale, con specificità identica all'immunoglobulina di membrana del clone linfocitario B, suo progenitore.
Processi di trasformazione del linfocita B. Il linfocita B, stimolato da uno specifico determinante antigenico, si differenzia in linfoblasto, che segue due vie: la generazione di cellule effettrici, le plasmacellule, per una risposta immune immediata anticorpo-mediata; la generazione di cellule memoria per una efficace risposta immune, in seguito ad una successiva esposizione al determinante antigenico specifico.
Riassunto
- Le plasmacellule sono le cellule effettrici della risposta anticorpo-mediata dei linfociti B esposti allo stimolo antigenico.
- Le plasmacellule presentano le caratteristiche citologiche tipiche di cellule attivamente impegnate nella sintesi di glicoproteine, gli anticorpi.
- Le plasmacellule producono anticorpi identici alle immunoglobuline di superficie presenti nei linfociti B progenitori.
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