Milza
Che cos'è la milza?
La milza è un organo di forma ovale situato nella parte superiore dell'addome, poco sotto il diaframma e subito dietro alle costole più inferiori a sinistra (Fig. 1).
Ha una lunghezza di circa 12 cm, un peso di circa 150 g e una consistenza molle.
Le funzioni principali della milza sono legate al sistema immunitario e al sistema ematopoietico; in particolare, la milza ha un'importante funzione immunitaria proprio per la sua capacità di mobilitare velocemente i Linfociti T e B, i protagonisti più importanti dell'immunità cellulo-mediata.
Fig. 1: posizione anatomica della milza.
La milza è costituita da due tipi di tessuto parenchimale: la cosiddetta polpa rossa, di aspetto brunastro e spugnoso, che contiene globuli rossi giunti alla fine della loro vita e che devono essere degradati, e la polpa bianca, che contiene cellule immunitarie di tipo linfocitario T e B (Fig. 2).
La milza è irrorata dall'arteria splenica (dal latino: splen = milza) e porta sangue al fegato attraverso la vena splenica (Fig. 2) che confluisce nella vena porta.
Fig. 2: dettaglio strutturale interno della milza.
Come detto in precedenza, le funzioni principali della milza sono, quindi, legate al sistema immunitario e al sistema ematopoietico. In particolare, la milza ha un'importante funzione immunitaria proprio per la sua capacità di mobilitare velocemente i Linfociti T e B, i protagonisti più importanti dell'immunità cellulo-mediata.
Funzioni della milza
La milza rappresenta un organo linfoide secondario del sistema linfatico (Fig. 3), ovvero un sito in cui ha inizio il riconoscimento di corpi estranei all'organismo (come virus, batteri ecc.) e la conseguente risposta immunitaria, consistente nella replicazione dei linfociti immunocompetenti e la produzione di anticorpi e citochine (molecole che mediano l'infiammazione e la risposta immunitaria).
Fig. 3: struttura del sistema linfatico.
Nel dettaglio, le funzioni più importanti della milza possono essere in questo modo riassunte:
1) funzione emocateretica
Per emocateresi si intende la rimozione dal sangue e distruzione dei globuli rossi danneggiati. L'arteria splenica si ramifica in numerose arteriole all'interno della polpa rossa e queste ultime si diramano in capillari che attraversano il tessuto della milza in profondità.
A questo livello, i globuli rossi passano dal sangue al tessuto della polpa rossa attraverso i sinusoidi vascolari (Fig. 2), che sono una particolare conformazione capillare con pareti particolarmente porose per permettere questa migrazione cellulare (Fig. 4).
Mentre i globuli rossi attraversano i sinusoidi, vengono costantemente monitorati dalle cellule del sistema immunitario presenti nella polpa, come i macrofagi. I macrofagi riconoscono i globuli rossi "invecchiati" o danneggiati e li inglobano attraverso un processo noto come fagocitosi.
I macrofagi demoliscono, quindi, i globuli rossi che hanno fagocitato, liberando il gruppo EME, una molecola associata all'emoglobina e che lega l'atomo di ferro trasportato da questa proteina.
Il gruppo EME viene, quindi, inviato al fegato tramite la vena splenica e convertito in bilirubina, mentre l'atomo di ferro può essere immagazzinato nei macrofagi che hanno operato la degradazione del globulo rosso, per essere utilizzato in seguito.
Fig. 4: particolare della polpa rossa con sinusoidi vascolari.
2) Produzione di globuli bianchi
La milza è il più grande organo linfoide secondario del corpo umano (Fig. 3). Questo sta a significare, come anticipato, che siamo di fronte a un organo che produce e immagazzina cellule immunitarie come i linfociti e i macrofagi, che sono fondamentali per la difesa contro le infezioni da parte di agenti microbici esterni.
Altri organi linfoidi secondari sono rappresentati dalle tonsillee dai linfonodi e si differenziano dagli organi linfoidi primari (ovvero il midollo osseo e il timo) in quanto in questi ultimi si osserva la maturazione e la corretta selezione delle cellule immunitarie oltre alla loro produzione (per info: organi linfoidi).
Nella polpa bianca della milza avviene il contatto fra gli agenti infettivi esterni e le cellule immunitarie: queste, quindi, si attivano per dirigere la proliferazione delle varie specie di linfociti e macrofagi (risposta immunitaria cellulo-mediata) i quali, di conseguenza, avviano la produzione di citochine e di anticorpi (risposta immunitaria umorale).
3) Rilascio di globuli rossi
In alcune situazioni di emergenza, come una perdita copiosa di sangue, la milza può rilasciare globuli rossi nel flusso sanguigno per aumentare la quantità di ossigeno disponibile.
Si pensa che questa funzione sia alla base del classico "dolore alla milza" che si sperimenta dopo una sforzo fisico improvviso e con poco allenamento alle spalle: il maggior bisogno di globuli rossi dovuto a uno sforzo fisico improvviso e inconsueto (come avviene per un corpo non allenato) provoca una contrazione splenica (che genera la sensazione di dolore) mirata a immettere un numero maggiore di globuli rossi nel circolo sanguigno per ovviare alla carenza di sangue che sta subendo il sistema muscolare.
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Patologia
La milza è un organo importante, ma non fondamentale per la sopravvivenza e, in caso di particolare compromissione (trauma o eccessivo ingrossamento), può essere rimossa senza particolari conseguenze per il paziente.
Le patologie a carico della milza sono riconducibili a:
- Splenomegalia: si riferisce all'aumento di volume della milza. Può essere causata da diverse condizioni, come infezioni, malattie ematologiche (ad esempio anemia falciforme, talassemia), tumori, cirrosi epatica, ecc. La splenomegalia può causare dolore addominale, senso di pienezza o pesantezza, anemia e trombocitopenia.
- Infarto splenico: si verifica quando il flusso sanguigno alla milza viene interrotto o ridotto. Può essere causato da coaguli di sangue, emboli o malattie vascolari, causando dolore addominale acuto, nausea e vomito.
- Tumori della milza: tra i tumori più comuni della milza vi sono il linfoma e il carcinoma splenico. I sintomi possono includere dolore addominale, febbre, perdita di peso, stanchezza e sudorazione notturna.
- Infezioni: la milza può essere infettata da batteri, virus, funghi e parassiti. Tra le infezioni più comuni della milza vi sono la mononucleosi infettiva, la malaria e l'endocardite batterica. I sintomi possono includere febbre, mal di testa, stanchezza, dolore addominale e ingrossamento della milza.
Riassunto
- La milza è un organo di forma ovale situato nella parte superiore dell'addome, e svolge importanti funzioni legate al sistema immunitario e al sistema ematopoietico.
- È costituita da due tipi di tessuto parenchimale: la polpa rossa e la polpa bianca. La polpa rossa contiene globuli rossi che devono essere degradati, mentre la polpa bianca contiene cellule immunitarie di tipo linfocitario T e B.
- Le funzioni della milza includono la distruzione dei globuli rossi danneggiati e a fine della loro vita, la produzione di globuli bianchi e l'avvio della risposta immunitaria contro i corpi estranei all'organismo come virus e batteri.
- Nonostante sia un organo importante per l'organismo, la milza può essere rimossa senza particolari conseguenze in caso di grave danno traumatico o eccessivo ingrossamento. Il dolore alla milza è spesso dovuto alla sua contrazione allo scopo di rilasciare una riserva di sangue all'organismo e non è necessariamente un sintomo patologico.
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