Reagenti
Definizione di reagenti di una reazioni chimiche
I reagenti sono quelle sostanze che prendono parte ad una reazione chimica. Esse subiscono una trasformazione della loro struttura e della loro composizione originando nuove sostanze dette prodotti.
Quindi, col procedere della reazione chimica, i reagenti (scritti a sinistra di una freccia) si trasformano nei prodotti (scritti a destra della freccia).
Indicando con A e B due generici reagenti e con C e D due generici prodotti, possiamo scrivere la reazione come:
Condizioni necessarie affinché avvenga una reazione chimica
Come spiegato dalla teoria degli urti, affinché i reagenti si trasformino nei prodotti e quindi la reazione abbia luogo, devono verificarsi alcune condizioni:
- che le molecole dei reagenti urtino tra loro;
- che le particelle durante l'urto siano correttamente orientate;
- che l'urto sia sufficientemente violento.
Se solo una di queste condizioni viene a mancare, la reazione chimica non avviene.
Nell'analisi chimica, i reagenti o reattivi, sono quelle sostanze, o miscele di sostanze, che vengono impiegate per riconoscere qualitativamente e determinare quantitativamente una specie chimica.
Cosa è possibile notare quando due reagenti prendono parte ad una reazione chimica?
Quando due o più reagenti prendono parte ad una reazione chimica, la trasformazione comporta uno o più di questi fenomeni:
- comparsa o scomparsa di un solido (es. formazione del calcare; combustione del legno)
- cambiamento di colore (es. formazione della ruggine, cottura di un uovo)
- formazione di bollicine (es. aspirina nell'acqua)
- riscaldamento o raffreddamento spontaneo dell'ambiente un cui è stata fatta avvenire la reazione (es. reazione di combustione)
Reagenti chimico-analitici
I reagenti chimico-analitici sono prodotti chimici di alta purezza usati a scopo analitico e, in generale, per tutti quei lavori chimici dove le impurezze devono essere assenti o in concentrazione molto bassa.
Esempi di reagenti chimico-analitici; si tratta di sostanza ad elevata purezza.
Numerosi sono i metodi per purificare i prodotti chimici. Il più comune, per i solidi, è la cristallizzazione da un appropriato solvente. Molti prodotti chimici infatti si purificano preparandone una soluzione satura a caldo, filtrando il materiale insolubile e lasciando raffreddare la soluzione da cui si separa per cristallizzazione il prodotto.
Se il prodotto desiderato è volatile, mentre le impurezze non lo sono, il mezzo più efficiente per la purificazione è la sublimazione. Per esempio lo iodio è facilmente purificato per sublimazione; in questo caso si sfrutta la capacità, del reagenti da purificare, di sublimare, ovvero di passare dallo stato solido allo stato di vapore. I prodotti chimici liquidi sono purificati per distillazione.
In commercio i prodotti chimici sono disponibili a diversi gradi di purezza. I prodotti tecnici o commerciali sono i meno puri. I prodotti di notevole purezza, usati nei laboratori, sono messi in commercio dalle case produttrici con sigle particolari (per esempio RP, reagenti puri) o con un certificato di garanzia; in ogni caso, sull'etichetta della confezione, è riportata la purezza del reagente.
Vi sono poi gruppi speciali di reagenti estremamente puri o esenti da determinate sostanze, che vengono usati per analisi particolari, come i reagenti per l'analisi cromatografica sia in fase liquida sia in fase gassosa, per l'analisi spettrografica, per gli infrarossi, ecc.
I reagenti si distinguono in reattivi generali quando il loro uso permette di caratterizzare un'intera classe di composti, come gli acidi, le basi, i reattivi degli alcaloidi, dei lipidi, ecc.
Sono invece reattivi speciali quelli che reagiscono con un solo composto o un numero limitato di composti omologhi. Fra questi si annoverano quei reagenti organici e inorganici che formano, mediante legami coordinati, dei complessi con ioni inorganici, detti chelati, intensamente colorati e frequentemente insolubili in acqua, fatto che li rende molto utili nell'analisi chimica.
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