Distillazione
Separazione di un miscuglio tramite distillazione
La distillazione consente di separare i componenti di una soluzione sfruttando la loro diversa volatilità (per volatilità si intende la tendenza di una sostanza a evaporare: i liquidi a basso punto di ebollizione possiedono un'alta volatilità).
È una tecnica di separazione molto utilizzata sia nei laboratori di chimica che a livello industriale e viene spesso usata per separare due liquidi miscibili che hanno diverse temperature di ebollizione.
Per esempio si possono separare i componenti del miscuglio acqua-alcol etilico.
I liquori come brandy, whisky e grappa si chiamano distillati proprio perché si ottengono attraverso processi di distillazione.
Con la tecnica della distillazione è anche possibile separare il solvente di una soluzione dai soluti o per frazionare sistemi normalmente allo stato gassoso dopo averli liquefatti.
Un esempio è la separazione di azoto e di ossigeno previa liquefazione dell'aria.
Anche i componenti del petrolio possono essere separati tramite distillazione.
Nella colonna di distillazione è possibile separare i componenti del petrolio
Dalla sommità della colonna di distillazione di un impianto di raffineria escono i componenti a minor temperatura di ebollizione, come i gas combustibili e la benzina; dal fondo della colonna di distillazione escono invece i componenti con punto di ebollizione più elevato, come il gasolio e l'olio pesante.
Tecniche di distillazione
Ci sono diverse tecniche di distillazione, che si differenziano a seconda dei composti da separare. Le tre più importanti sono:
Relazioni di laboratorio
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