Assorbanza
Assorbanza: definizione e spiegazione
L'assorbanza è una grandezza fisica che trova applicazione nel campo della spettrofotometria.
Sia I0 l'intensità di una luce monocromatica che colpisce una cuvetta contenente una soluzione: parte dell'intensità della luce incidente potrà essere assorbita dalla soluzione; dalla cuvetta emergerà pertanto una radiazione con intensità I ≤ I0.
Nella cuvetta è presente il campione che assorbe parte della radiazione in ingresso: dalla cuvetta di lunghezza l emergerà una radiazione con intensità I ≤ I0.
Che cos'è l'assorbanza?
Per definire l'assorbanza bisogna anzitutto ricordare che la trasmittanza è una grandezza indicata con la lettera T il cui valore è dato dal seguente rapporto: T=I/I0.
Fatta questa breve premessa possiamo ora definire l'assorbanza: si definisce assorbanza* il logaritmo dell'inverso della trasmittanza:
Pertanto l'assorbanza è una grandezza correlata alla frazione di energia radiante assorbita dal campione e quindi risulta essere una grandezza adimensionale, ovvero priva di unità di misura.
* = in passato l'assorbanza veniva detta anche Estinzione (E) o Densità Ottica (DO) termini ormai caduti in disuso.
L'assorbanza A è una grandezza priva di unità di misura che può assumere qualsiasi valore superiore o uguale a zero.
L'assorbanza A avrà valore uguale a zero (A = 0) nel caso in cui I = I0 (e quindi il campione non assorbe la radiazione in ingresso nella cuvetta); l'assorbanza A avrà valore maggiore di zero (A > 0) nel caso in cui I < I0 (e quindi il campione assorbe parte o tutta la radiazione in ingresso nella cuvetta).
Come viene calcolata l'assorbanza?
In base alla legge di Lambert-Beer, l'assorbanza può essere determinata anche attraverso la seguente formula:
in cui:
- A = assorbanza
- ε = coefficiente di assorbimento molare la cui unità di misura è M-1·cm-1 (o in modo equivalente L·mol-1·cm-1); è una grandezza il cui valore dipende chiaramente dalla specie chimica considerata ma anche dalla lunghezza d'onda della radiazione assorbita e dal solvente utilizzato;
- l = cammino ottico = spessore in cm della soluzione attraversata dal raggio;
- C = concentrazione della soluzione in mol/L.
Tenuto conto che il cammino ottico per un dato strumento è un valore costante, l'equazione che esprime la legge di Lambert-Beer può essere espressa nel seguente modo:
A = k · C
in cui k è un valore costante dato dal prodotto di due costanti (k = ε · l). Tale equazione è quella di una retta che passa per l'origine di un sistema di assi cartesiani e il cui coefficiente angolare corrisponde al valore di k:
Nel caso di radiazioni monocromatiche assorbanza A e concentrazione C sono tra loro direttamente proporzionali.
Solitamente la trasmittanza viene espressa come trasmittanza percentuale (T%); quindi, poiché T% = T·100 e quindi T = T%/100, risulta:
A = log 1/T = log 100/T% = log 100 - log T%
da cui:
A = 2 - log T%
Se la concentrazione viene espressa in g/L, il coefficiente di assorbimento molare viene indicato con la lettera α; per una specie di massa molare MM risulta: α = ε · MM. La legge di Lambert-Beer risulta essere sempre valida ma in questo caso:
- ε viene espresso in L·g-1·cm-1;
- C viene espressa in g/L.
Esercizio #1
Calcolare l'assorbanza in una cella da 1,00 cm di una soluzione 2,31 · 10-5 M che, ad una lunghezza d'onda di 170 nm, presenta un coefficiente di assorbimento molare pari a 3,56 · 104 M-1·cm-1.
Applichiamo la legge di Lambert-Beer:
A = ε · l · C
Nel nostro caso risulta che:
- A = ?
- ε = 3,56 · 104 M-1·cm-1
- l = 1,00 cm
- C = 2,31 · 10-5 M
Sostituendo i dati a nostra disposizione, si ha che:
A = ε · l · C = 3,56 · 104 · 1,00 · 2,31 · 10-5 = 0,822
Pertanto l'assorbanza della soluzione risulta essere pari a 0,822.
Esercizio #2
Calcolare la concentrazione di una soluzione che alla lunghezza d'onda di 280 nm mostra una assorbanza di A = 0,70. Si sappia che il cammino ottico è di 1,0 cm e che il coefficiente di assorbimento molare per la lunghezza d'onda considerata risulta essere pari a 8,4·103 M-1·cm-1.
Svolgimento
Applichiamo la legge di Lambert-Beer:
A = ε · l · C
e ricaviamo la formula inversa per il calcolo della concentrazione C:
C = A / (ε · l)
Nel nostro caso risulta che:
- A = 0,70
- ε = 8,4·103 M-1·cm-1
- l = 1,0 cm
- C = ?
Sostituendo i dati si ha che:
C = 0,70/ (8,4·103 · 1,0) = 8,33 · 10-5 M
Pertanto la concentrazione della soluzione risulta essere pari a 8,33 · 10-5 mol/L.
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