Nomi propri di città maschili o femminili
I nomi propri di città sono maschili o femminili?
I nomi sono fondamentali nella costruzione di una frase in quanto ci permettono di definire tutto ciò che ci sta intorno. Possono essere di due tipi: nomi comuni e nomi propri.
Per i nomi vale la regola generale secondo cui sono maschili i nomi che finiscono in -o e femminili quelli in -a.
I nomi propri di città sono nomi che indicano in modo specifico una città; attraverso un nome proprio riusciamo a identificare con precisione una città. Ad esempio, nella frase "Bologna ha meno abitanti di Milano", Bologna e Milano sono nomi propri di città.
Ma i nomi propri di città sono maschili o femminili?
Non potendo avere un sesso come accade per gli animali e gli uomini, le città dovrebbero considerarsi di genere neutro, così come accade in molte altre lingue.
Ma nella lingua italiana il neutro non esiste e perciò, come accade per le altre cose inanimate, influisce sul genere il nome comune corrispondente.
I nomi propri di città sono maschili o femminili?
Pertanto, in base a quanto detto, i nomi di città si considerano generalmente femminili appunto per il genere femminile di "città", che è il loro nome comune corrispondente (si dice ad esempio: la città di Milano).
Possiamo pertanto dire:
- Firenze è bella;
- Napoli è caotica;
- Roma è antica.
Alla regola appena descritta esistono alcune eccezioni: infatti, alcune città come ad esempio Porto Mantovano, Poggio Rusco e Il Cairo (in quest'ultimo caso l'articolo "Il" è parte integrante del nome della città) sono considerate città di genere maschile.
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