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Tessuto osseo compatto

Che cos'è il tessuto osseo compatto?

Le ossa del nostro organismo sono composte da diverse tipologie di tessuto osseo; tale tessuto rientra nella tipologia dei tessuti connettivi e, come tale, si contraddistingue per le caratteristiche della matrice extracellulare (elemento chiave per i tessuti connettivi che può avere una diversa durezza e compattezza).

Il tessuto osseo, in particolare, rientra nella tipologia dei tessuti connettivi specializzati, insieme al tessuto sanguigno e alla cartilagine. In generale è formato da tre tipi di cellule che svolgono funzioni differenti:

  • Osteoblasti (deputati alla sintesi della matrice extracellulare, la quale è fortemente mineralizzata per la presenza di ossalati di calcio e di fibre collagene).
  • Osteociti (le cellule che perdono la capacità di sintetizzare nuova matrice).
  • Osteoclasti (deputati alla completa demolizione del tessuto osseo e quindi provvedono al suo rimodellamento).

Dal momento che le ossa possono avere forme differenti, indipendentemente dalla tipologia possiamo distinguere due tipi di tessuto osseo: quello compatto e quello spugnoso. La differenza risiede nel diverso contenuto di matrice.

Il tessuto osseo compatto si caratterizza per avere una matrice particolarmente densa e lo troviamo principalmente in due tipologie di ossa: nelle ossa piatte (in particolare nelle lamine esterne) e nella parte centrale delle ossa lunghe, detta diafisi, che delimita la cavità midollare.

Ricordiamo che nell'osso lungo possiamo distinguere alcune porzioni: l'epifisi prossimale (la parte alta dell'osso); la metafisi (tra epifisi e diafisi) ; la diafisi (che costituisce appunto la parte più lunga, tra le due metafisi); la metafisi (che si trova tra la diafisi e l'epifisi distale): l'epifisi distale (la parte terminale dell'osso).

Sezione di osso lungo

Fig.1 Sezione di osso lungo, in cui è evidente l'osso compatto nella diafisi.

Il tessuto compatto presenta inoltre una unità funzionale detta osteone. Infatti, l'unione di più osteoni forma l'intero tessuto. L'osteone presenta una forma pressoché cilindrica ed è costituito da una serie di lamelle concentriche formate da matrice extracellulare, al centro delle quali sono presenti delle zone note come lacune, ossia degli spazi in cui la matrice è assente, che intrappolano gli osteociti.

La formazione delle lamelle concentriche è da attribuire ad una importante funzione degli osteociti, cioè quella di produrre una proteina, l'osseina, la quale associandosi al carbonato di calcio (CaCO3) e all'ortofosfatotricalcico [Ca3(PO4)3] permette la formazione di tale lamelle che andranno a disporsi in questa particolare formazione concentrica.

Ovviamente la comunicazione cellulare tra gli osteoni e le lacune deve essere resa possibile, pertanto esistono dei canali di comunicazione che permettono il trasporto di sostanze da una cellula all'altra. Il canale deputato al nutrimento dell'osso è il canale di Havers.

All'interno dell'osteone ne esistono di diversi e si tratta di canali centrali che sono paralleli alla lunghezza dell'intero osso. Al loro interno passano sia vasi sanguigni (necessari non solo per il nutrimento dell'osso, ma anche come fonte di ossigeno e per ripulirlo da sostanze di scarto e dalla CO2 e un ramo nervoso (importante per la sensibilità dell'osso stesso).

Gli altri canali presenti all'interno dell'osso compatto sono i canali di Volkmann o perforanti. A differenza dei canali di Havers, che come abbiamo detto sono centrali, quelli di Volkmann sono canali perforanti e si diramano in maniera perpendicolare, permettendo la comunicazione tra i canali Haversiani e il periostio.

Tessuto osseo compatto

Fig.2 In figura vediamo una sezione di tessuto osseo compatto che è stata colorata in laboratorio per far risaltare l'unità funzionale: l'osteone. Si noti come la parte centrale caratterizza l'osteocita, intrappolato dalle lacune, mentre i cerchietti rappresentano le lamelle concentriche.

Tessuto osseo compatto in ossa lunghe di mammifero

Fig.3 Possiamo notare nel dettaglio oltre che le lacune ossee e le lamelle concentriche, anche i due canali: si noti come il canale di Havers scorre parallelo all'osso, mentre quello di Volkmann corrisponde a una diramazione in senso trasversale dello stesso. Analogamente ai canali di Havers, anche quelli di Volkmann forniscono nutrimento agli osteoni. È noto che il numero di lamelle che circonda un singolo canale di Havers può variare da 4 a 20.

Il tessuto osseo compatto, pertanto, è chiamato così per la sua particolare durezza. Inoltre, come si evince dalla figura 3 di destra, ciascun osteone risulta essere separato dall'altro tramite uno spazio detto "sistema interstiziale". Esso è composto da frammenti di osso lamellare che presenta forma e dimensioni variabili.

È inoltre possibile stabilire una linea di confine tra gli osteoni e i sistemi interstiziali, formata da tessuto connettivo detto "linea cementante", la quale appunto tende quasi a saldare tale confine.

Infine, la superficie ossea che si trova a contatto con il periostio (rivestimento più esterno) e l'endostio (rivestimento più interno) risulta essere formata anch'essa da una serie di lamelle disposte in maniera parallela alla superficie libera dell'osso. Tali lamelle prendono il nome di "lamelle circonferenziali".

Sezione trasversale di una parte di osso lungo

Fig. 4 Vi è una sezione trasversale di una parte di osso lungo in cui sono appunto evidenti i sistemi interstiziali e quelli circonferenziali. Si noti come questi ultimi sistemi possiedono una ulteriore classificazione: sistemi circonferenziali (o limitanti) esterni, che si trovano in superficie, e sistemi circonferenziali interni, che si trovano appunto nella parte più interna.

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