Iperconiugazione
L'iperconiugazione e la stabilità dei carbocationi
Oltre all'effetto induttivo, un secondo effetto importante che porta alla stabilizzazione di un carbocatione legato a un gruppo alchilico, è quello noto con il nome di iperconiugazione.
Il propene ad esempio è stabilizzato dal seguente effetto iperconiugativo:
Questa risonanza però non è molto efficiente, in quanto le forme ioniche che si producono dalla risonanza, hanno un legame covalente in meno rispetto alla forma ordinaria.
Queste forme sono analoghe a quelle tipo CH3−H+ nel metano e per il fatto stesso di avere un legame covalente in meno rispetto alla forma ordinaria, sono poco importanti.
Poiché tali forme sono possibili soltanto "sacrificando" un legame covalente, la risonanza corrispondente (come quella scritta in precedenza per il propene) è detta iperconiugazione sacrificale.
Iperconiugazione isovalente
Per un carbocatione alchil-sostituito si possono scrivere anche forme di risonanza iperconiugativa che hanno lo stesso numero di legami covalenti rispetto alla forma ordinaria.
Per il metano ad esempio possiamo scrivere le seguenti forme di risonanza:
Questo tipo di risonanza viene definito iperconiugazione isovalente; essa ha un'importanza assai più rilevante rispetto all'iperconiugazione sacrificale.
La stabilità dei carbocationi pertanto è definita non solo dall'effetto induttivo di un eventuale gruppo alchilico legato al carbocatione ma anche dall'effetto iperconiugativo.
Essi sono entrambi effetti stabilizzanti di un carbocatione e poiché operano nello stesso senso, è difficile poterli differenziare. La teoria ci diche che sono di importanza paragonabile.
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