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Calciferolo

Che cosa è il calciferolo (vitamina D)?

Con il termine di calciferolo si indica il gruppo delle vitamine D, ossia il fattore vitaminico antirachitico.

Le vitamina D sono composti a evidente struttura steroica, dall'aspetto di cristalli bianchi inodori, abbastanza solubili nei grassi e nei solventi organici, insolubili in acqua, stabili all'aria e al calore.

In natura sono molto diffuse ma poco abbondanti: quasi tutti i cibi ne contengono una piccola quantità. Fanno eccezione il latte, le uova e soprattutto l'olio di fegato di pesci che ne è ricco.

Le vitamina D hanno origine da provitamine mediante irradiazione con raggi UV. Tale reazione avviene in natura sulla superficie cutanea degli animali: la provitamina viene irradiata, trasformata in vitamina e questa utilizzata dall'organismo.

Ruolo biologico del calciferolo

Relativamente al ruolo biologico, è noto che il calciferolo svolge una funzione fondamentale nell'utilizzazione del calcio e del fosforo e quindi nello sviluppo delle ossa e dei denti: in particolare favorisce l'assorbimento intestinale del calcio e la sua deposizione nel tessuto cartilagineo e nel tessuto osseo.

Deficienza di calciferolo

La deficienza di calciferolo produce una malattia nota come rachitismo: le ossa e i denti divengono teneri e fragili, si ha rallentamento della crescita e malformazioni delle ossa, specie di quelle lunghe.

La malattia in se non è mortale ma, se non curata, predispone ad altre malattie come la broncopolmonite.

Ipervitaminosi

Il fenomeno dell'ipervitaminosi da calciferolo può provocare calcificazione estensiva dei reni, del cuore, delle arterie, dello stomaco, ecc., accompagnata da anemia, nausea, diarrea; in rari casi una ipervitaminosi prolungata può portare anche alla morte.

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