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Resine acriliche

Che cosa sono le resine acriliche?

Con il termine di resine acriliche si intendono le materie plastiche ottenute per polimerizzazione di una varietà di monomeri, sia acrilici sia metacrilici, allo stato di relativi acidi, sali, esteri, ammidi e nitrili.

I più importanti monomeri acrilici sono gli acrilati di metile, di etile e di butile, l'acrilonitrile e il metacrilato di metile da cui rispettivamente derivano tre tipi di polimeri di differenti proprietà e impieghi, che prendono il nome di:

  • poliacrilici;
  • poliacrilonitrilici;
  • polimetacrilici.

Resine poliacriliche

Le resine poliacriliche propriamente dette, di struttura:

resine poliacriliche

sono prodotti ottenuti per polimerizzazione degli esteri dell'acido acrilico (talvolta anche dell'acido acrilico stesso), in dispersione acquosa, con l'impiego di adatti agenti emulsionanti e di catalizzatori, quali acqua ossigenata o persolfati.

Si ottengono prodotti simili al lattice di caucciù, che danno per evaporazione dell'acqua una pellicola elastica trasparente, impermeabile, che fa risaltare per maggiore brillantezza i colori di sottofondo, di grande stabilità alla luce, di buona resistenza agli agenti atmosferici, di ottima adesività sui fondi ruvidi, di buon comportamento al calore, insolubile in benzina, alcooli, oli e grassi.

Le resine poliacriliche sono impiegate per ottenere:

  • particolari rivestimenti di stoffe per speciali effetti e usi;
  • di carta da parati;
  • per la produzione di cuoi rigenerati da cascami o artificiali da cellulosa;
  • di tele cerate;
  • di ottime pitture ad acqua resistenti al lavaggio;
  • nel rivestimento protettivo di apparecchi;
  • nella preparazione di speciali appretti antipiega per stoffe e cuoi;
  • in taluni inchiostri per stampa;
  • in emulsioni per lucidare i pavimenti.

Resine poliacrilonitriliche

Le resine poliacrilonitriliche, di struttura:

resine poliacriliche

sono prodotti di polimerizzazione dell'acrilonitrile in emulsione o soluzione in presenza di catalizzatori di tipo radicalico quali i perossidi e di sistemi catalitici redox.

I polimeri derivanti dall'acrilonitrile trovano impiego nella produzione di fibre sintetiche con ottime caratteristiche meccaniche, con buona resistenza al calore, all'acqua, agli acidi e agli attacchi biologici.

La loro elevata stabilità alla luce solare, anche per prolungata esposizione, le rende adatte alla fabbricazione di tessuti destinati particolarmente alla confezione di camicie, maglieria, tende, copertoni, corde, vele, tute, filtri, ecc.

Le fibre poliacrilonitriliche (nomi commerciali: Orlon, Acrilan, ecc.) generalmente sono copolimeri con piccole quantità di altri derivati vinilici quali le vinilpiridine che ne migliorano nettamente la possibilità di tintura.

Resine polimetacriliche

Le resine polimetacriliche, che presentano la struttura:

resine polimetacriliche

costituiscono la terza importante categoria di resine acriliche e derivano principalmente dalla polimerizzazione del metacrilato di metile mediante catalizzatori di tipo radicalico.

Il polimetacrilato di metile è una resina termoplastica che presenta un punto di rammollimento intorno a 100 °C.

Ha un aspetto vetroso, perfettamente incolore, trasparente e brillante, di elevate caratteristiche meccaniche, di basso peso specifico, di notevole resistenza chimica; è inoltre permeabile ai raggi ultra-violetti e presenta ottima lavorabilità.

Grazie a tali proprietà proprietà - le resine polimetacriliche - vengono impiegate come "vetro organico" (noto con i nomi commerciali di Plexiglas e Vedril) che possiede non solo doti straordinarie dal punto di vista estetico, ma anche qualità ottiche eccellenti.

Applicazioni caratteristiche delle resine metacriliche si hanno nella costruzione di musoni parabrezza per aerei, di lenti, di protesi dentarie, ecc.

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