Monomero
Che cosa è il monomero?
Le macromolecole sono costituite da unità strutturali collegate tra di loro in maniera ripetitiva da legami covalenti.
L'unità strutturale o ripetente è il monomero, dal quale il polimero viene preparato o si può considerare derivato.
Una molecola, per poter essere considerata monomero, deve possedere due o più siti capaci di formare legami con altri monomeri e quindi devono essere almeno bifunzionali.
Bifunzionali possono essere considerati i monomeri vinilici (CH2=CHX) dato che l'apertura del doppio legame origina un'unità strutturale (-CH2-CHX-) capace di formare due legami.
Monomeri bifunzionali danno quindi origine ad unità strutturali bifunzionali e le macromolecole corrispondenti sono lineari.
Macromolecole ramificate e reticolate si formano invece da monomeri con funzionalità superiore a due, le cui unità strutturali sono in grado di formare più di due legami ciascuna.
Nelle macromolecole vi sono naturalmente, anche se in piccola quantità, gruppi monofunzionali, o che agiscono come tali, che costituiscono i gruppi terminali.
Polimeri formati da un unico monomero e da due o più monomeri
Qualora le unità strutturali che costituiscono le macromolecole siano tutte uguali, si viene a formare un omopolimero.
Esempio di omopolimero è il polivinilcloruro, ottenuto dalla polimerizzazione di un unico monomero: il cloruro di vinile.
Altri esempi di omopolimeri sono: il polietilene, il polipropilene, il polistirene, ecc.
I bipolimeri vengono ottenuti invece per polimerizzazione contemporanea di due monomeri diversi (processo di copolimerizzazione).
Esempio di bipolimero è il nylon 6,6 ottenuto dalla polimerizzazione di due monomeri diversi: l'acido adipico e la esametildiammina.
Oltre agli omopolimeri e bipolimeri esistono anche i terpolimeri ed i quaterpolimeri.
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