chimica-online.it

Riassunto secondo capitolo dei Promessi Sposi

Riassunto secondo capitolo dei Promessi Sposi di Alessandro Manzoni

In questa sezione del sito è possibile leggere il riassunto del secondo capitolo dei Promessi Sposi.

Si racconta che il principe di Condè, Luigi II di Borbone capo dell'esercito francese, era riuscito a dormire profondamente la vigilia della battaglia di Rocroi, contro gli Spagnoli.

Don Abbondio (la cui figura è stata introdotta nel primo capitolo dei Promessi Sposi) trascorre invece una notte infernale, perché passa in rassegna diverse ipotesi, tutte parziali, negative, incerte, angosciose, su come evitare il matrimonio tra Renzo Tramaglino e Lucia Mondella.

Non può non far caso all'intimidazione di don Rodrigo e nello stesso tempo non può confidare a Renzo l'accaduto, perché ricorda bene l'avvertimento dei bravi di non lasciarsi scappare una sola parola. Anche fuggire non sembra la scelta più adeguata.

Don Abbondio pensa che la cosa migliore sia quella di guadagnare tempo, rinviando il matrimonio, infatti mancavano pochi giorni al periodo in cui la Chiesa proibiva rigorosamente le celebrazioni. Intanto tra sé e sé rimugina pretesti "da mettere in campo", per convincere lo sposo ad aspettare.

Renzo si presenta a casa di don Abbondio

Lorenzo invece o, come lo chiamavano tutti Renzo, non si fa aspettare molto. Si presenta a casa del curato, con la baldanza di un giovane uomo che sta per sposare la donna che ama, per prendere accordi sull'ora del matrimonio.

Il giovane, rimasto da tanto senza parenti, esercitava la professione di filatore di seta, mestiere che ancora, nonostante la crisi dell'industria tessile, gli permetteva di vivere onestamente. Inoltre possedeva un podere che lavorava quando il filatoio rimaneva chiuso e dei risparmi che avrebbero potuto garantirgli una vita dignitosa.

Compare davanti a don Abbondio vestito a festa, con penne colorate nel cappello, con il coltello dal bel manico nel taschino dei calzoni e con un atteggiamento felice, ma spavaldo allo stesso tempo, perché un bravo figliolo, in tempi feroci, può amare le insegne della violenza.

La data è stata fissata da tempo, ma don Abbondio in principio accoglie lo sposo in modo incerto e misterioso, poi comincia a tirar fuori una serie di impedimenti e problemi di carattere amministrativo.

Non era riuscito a preparare per tempo tutti gli atti e le disposizioni previste dalla Chiesa, si addossa tutte le colpe e invita Renzo a pazientare qualche giorno. Per essere più convincente il curato sfodera tutte le sue armi: recita scuse, sottolinea le difficoltà del suo magistero ed usa anche il latino per imbrogliarlo. Si scarica di ogni responsabilità e addita come unica colpevole la legge.

Rattristato e addolorato lo sposo accetta di aspettare una settimana e se ne va.

Renzo incontra Perpetua

Per strada incontra Perpetua che, incalzata abilmente, non si trattiene e si lascia sfuggire qualcosa che va ben oltre gli impedimenti amministrativi. Accenna ad un prepotente che impedisce l'unione tra i due giovani, ma non si lascia scappare il nome.

Renzo ritorna furibondo da don Abbondio, deciso a conoscere il nome del farabutto. Il curato confesserà solo quando Renzo, in preda alla rabbia, mette la mano sul coltello. Al povero ragazzo non resta che tornare verso casa per dare la triste notizia a Lucia e alla suocera Agnese.

Lungo il tragitto progetta, nella sua immaginazione, l'agguato mortale ai danni di don Rodrigo, ma subito gli torna in mente la sua Lucia che dirada la nebbia della vendetta e dell'odio e lo riconduce "ai migliori pensieri", gli ricorda Dio, la Madonna e i Santi.

Il pensiero di Lucia, però sviluppa nella mente di Renzo anche un dubbio atroce: la paura che la ragazza abbia potuto fornire a don Rodrigo un'occasione, una lusinga per alimentare in lui una passione così devastante da impedire le nozze.

Una volta arrivato a casa della sposa la fa chiamare; era intenta a prepararsi per la festa, circondata dalle amiche e dalle donne del paese. Era già pronta con l'abito e l'acconciatura che usavano le contadine nel Milanese il giorno delle nozze. Oltre alla bellezza amplificata dal giorno speciale, Lucia possedeva una bellezza quotidiana, modesta, discreta, pura, lontana dalla torbida sensualità.

Renzo porta la triste notizia e, appena nomina il nome di don Rodrigo, si avvede che Lucia dà prova di sapere qualcosa. La ragazza licenzia subito le donne: il matrimonio è rinviato perché il curato è ammalato.

Le comari curiose si recano a casa di don Abbondio, per accertarsi dell'accaduto, e Perpetua conferma loro che davvero il sacerdote è a letto con un febbrone.

Link correlati:

I Promessi Sposi: riassunto capitolo per capitolo

I Promessi Sposi: descrizione dei principali personaggi del Romanzo

I promessi Sposi: riassunto del libro

Studia con noi