Prisma ottico
Che cos'è il prisma ottico?
Il prisma ottico è un mezzo omogeneo rifrangente che, sfruttando il fenomeno della rifrazione, riesce a disperdere la luce policromatica "separandola" nelle diverse componenti monocromatiche che la compongono (si veda fig. 1).
Il prisma ottico ha la forma geometrica di un prisma (spesso triangolare); viene disposto in modo tale che la luce policromatica lo penetri da un faccia e, dopo averlo attraversato, emerga da una faccia non parallela alla prima. I piani delle due facce formano un angolo α detto angolo di rifrangenza (si veda fig. 2).
Il prisma ottico può essere di vari materiali (vetro, quarzo, NaCl, ecc.) ciascuno dei quali ha un suo caratteristico indice di rifrazione n che è funzione della lunghezza d'onda della luce che lo attraversa.
Per tale motivo la dispersione della luce da parte del prisma ottico non è un fenomeno lineare.
Le componenti a frequenza maggiore vengono infatti deviate di un angolo che è maggiore rispetto a quello con cui vengono deviate le componenti a frequenza minore.
Così, come è possibile notare nella immagine seguente, nel campo della luce del visibile la componente viola (elevata frequenza) viene deviata di un angolo maggiore rispetto alla componente rossa (frequenza minore).
Fig.1 - Spettro continuo della luce del visibile.
Il raggio di luce incidente e il raggio che esce dal prisma (dopo aver subito due rifrazioni) formano un angolo δ detto angolo di deviazione.
Fig. 2 - In figura è possibile notare l'angolo di rifrangenza (α) e l'angolo di deviazione (δ).
Impieghi del prisma ottico
I prismi ottici trovano impiego in molti settori, come ad esempio:
- in spettrometria per disperdere la luce scomponendola nei suoi colori;
- nei binocoli prismatici per deviare il percorso di un raggio luminoso;
- per determinare l'indice di rifrazione di una sostanza.
Link correlati:
Che cos'è un reticolo di diffrazione?
Come funziona un microscopio a raggi X?
Studia con noi