Cianuro
L'anione cianuro
Con il termine di cianuro si intende il residuo anionico dell'acido cianidrico.
L'acido cianidrico HCN si dissocia infatti nel seguente modo:
HCN ⇄ H+ + CN−
CN− è lo ione cianuro che presenta la seguente struttura:
Nonostante che l'azoto sia più elettronegativo del carbonio, l'elettrone (e la conseguente carica negativa) è collocato sull'atomo di carbonio; in questo modo, infatti il carbonio può raggiungere l'ottetto.
Una delle principali caratteristiche dello ione cianuro è la sua tossicità. Lo ione CN− è infatti in grado di complessare il ferro dell'emoglobina predisposta al trasporto dell'ossigeno nei tessuti.
In questo modo lo ione CN− riesce a "bloccare" l'attività dell'emoglobina e a causare la morte dell'organismo per soffocamento impedendo in pratica la respirazione cellulare.
Cianuri come composti
Con il termine di cianuri si indicano anche i sali dell'acido cianidrico, ovvero i composti ionici che si ottengono dalla combinazione dello ione cianuro con un catione metallico.
Sono esempi di cianuri:
- cianuro di sodio NaCN;
- cianuro di potassio KCN.
Impieghi dei cianuri
I cianuri dei metalli alcalini sono solubili in acqua e - come detto in precedenza - formano facilmente complessi.
Grazie a questa loro proprietà sono largamente impiegati in galvanostegia e nella metallurgia dell'oro e dell'argento.
Il termine cianuro è riservato di norma ai composti inorganici, mentre quelli organici (cianuri organici) sono detti più propriamente nitrili.
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