Epitelio di transizione
Che cos'è l'epitelio di transizione?
Le cellule epiteliali sono le cellule che compongono uno dei quattro tipi di tessuto che formano il nostro corpo: il tessuto epiteliale.
Il tessuto epiteliale può svolgere numerose funzioni, e in base ad esse può mostrare differenti caratteristiche morfologiche e differente organizzazione degli strati cellulari. Queste differenze si riflettono nella diversa struttura delle cellule epiteliali che formano il tessuto.
L'epitelio di transizione
L'epitelio di transizione (detto anche epitelio polimorfo, urinario, urotelio o uroepitelio) è un tipo di tessuto epiteliale che che tappezza internamente la vescica e alcuni tratti delle vie urinarie.
In questo tipo di epitelio si distinguono tre strati di cellule epiteliali:
- uno strato basale, formato da cellule cubiche o cilindriche;
- uno strato intermedio, con cellule a forma di clava dette cellule clavate o piriformi;
- uno strato superficiale , composto d cellule cupoliformi (o ombrelliformi), caratterizzate cioè da una superficie esterna a forma di cupola, che talvolta possono essere binucleate.
Le cellule clavate hanno la caratteristica di potersi allungare e distendere (divenendo più piatte e larghe) senza perdere la propria posizione; ciò rende questo epitelio adatto a rivestire organi che possono aumentare il proprio volume come ad esempio la vescica.
Epitelio di transizione.
Considerando la differenza di volume tra vescica piena e vuota, è facile intuire che un epitelio di questo genere può adattarsi a escursioni volumetriche molto ampie; possiede infatti un elevato grado di plasticità, legato alla particolare organizzazione delle sue cellule.
L'epitelio di transizione accoglie nello strato intermedio cellule di forma clavata la cui estremità rigonfia è in contatto con le cellule dello strato superficiale.
Queste ultime sono le grandi cellule cupoliformi, talvolta binucleate; questi elementi cellulari, in occasione dello "stiramento" del tessuto (aumento del volume vescicale), sono in grado di espandersi, seguendo la deformazione delle cellule clavate sottostanti.
In tal modo, l'intero epitelio aumenta la propria superficie a scapito dello spessore, permettendo alla vescica di dilatarsi.
Rappresentazione dell'epitelio di transizione: a riposo (non sollecitato meccanicamente) (A); "stirato" (meccanicamente sollecitato) (B).
Il processo inverso avviene grazie all'elasticità della parete vescicale che, in seguito allo svuotamento dell'organo, permette, alla vescica stessa, di tornare alle dimensioni "di riposo".
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