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Eclissi di Giove del 1676

Esercizio sull'eclissi del pianeta Giove del 1676

Nel 1676 si registrò l'eclissi del pianeta Giove con uno scarto di 10 minuti rispetto al momento che era stato teorizzato.

Questo avvenne in quanto il pianeta Giove e la Terra si erano scostati di una certa distanza.

Determinare tale distanza.

Svolgimento dell'esercizio

L'eclissi di Giove del 1676 fu percepita con 10 minuti di ritardo rispetto ai tempi inizialmente previsti.

Questo perché a causa di forze gravitazionali, la distanza tra Giove e la Terra era aumentata, per cui la luce proveniente dal pianeta impiegò 10 minuti in più a raggiungere la Terra.

Questa distanza è stata percorsa alla velocità c della luce che vale approssimativamente 3 ∙ 108 m/s.

La luce viaggia di moto rettilineo uniforme, per cui la distanza d da essa percorsa è calcolabile dal prodotto della velocità c per il tempo t, ovvero:

d = c ∙ t

Siccome la velocità è espressa in m/s anche il tempo deve essere espresso in secondi.

Ricordando che in un minuto ci sono 60 secondi allora è semplice stabilire che in 10 minuti ci sono 600 secondi.

Sostituendo in modo opportuno i dati a nostra disposizione si ha che:

d = c ∙ t = 3 ∙ 108 ∙ 600 = 18∙ 1010 m = 18 ∙ 107 Km

Prova tu

La luce visibile nel vuoto possiede una lunghezza d'onda che varia in un range di 0,8 μm per il rosso fino a un massimo di 0,4 μm per il violetto.

Determinare i valori della frequenza di oscillazione del loro campo elettromagnetico.

Lo svolgimento dell'esercizio lo trovi qui: da lunghezza d'onda a frequenza.

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