chimica-online.it

Paganini non ripete

Che cosa significa l'espressione "Paganini non ripete"?

"Paganini non ripete" è un'espressione della lingua italiana a cui si ricorre spesso quando, in modo scherzoso, non si vogliono ridire frasi o parole già pronunciate o ripetere gesti già fatti.

Più raramente, la frase è utilizzata in modo minaccioso per ammonire qualcuno di una possibile ritorsione che si ha intenzione di mettere eventualmente in atto senza ulteriori avvertimenti.

La frase ricorda un fatto realmente accaduto che riguarda personalmente il famoso violinista.

Ma quando Paganini usò questa espressione?

Tale espressione trae origine da un episodio avvenuto nel febbraio del 1818 al Teatro Carignano di Torino, quando il musicista tenne un concerto di fronte al re Carlo.

Il sovrano, stupito dalla sua abilità, fece pregare il maestro di ripetere un brano che gli era piaciuto molto.

Ma il violinista, che non seguiva mai uno spartito perché amava improvvisare al momento le composizioni e che quindi non avrebbe potuto suonare due volte lo stesso prezzo, gli fece rispondere "Paganini non replica".

Il re non accolse bene questo rifiuto e gli negò il permesso di eseguire un terzo concerto in programma, gli impedì di svolgere i concerti previsti a Vercelli e ad Alessandria e lo condannò all'esilio per due anni.

In uno scambio epistolare con il suo amico avv. Luigi Guglielmo Germi, Paganini scrisse: "La mia costellazione in questo cielo è contraria. Per non aver potuto replicare a richiesta le variazioni della seconda Accademia, il Sig. Governatore ha creduto bene di sospendermi la terza…".

Tuttavia, 18 anni più tardi, Paganini tornò a suonare proprio a Torino per ringraziare il re Carlo per la concessione di legittimazione del figlio Achille.

Link correlati:

Quanti sono i tasti del pianoforte?

Qual è il numero delle note musicali?

Quali sono i nomi delle corde della chitarra?

Studia con noi