Crisoberillo
Che cos'è il crisoberillo?
Il crisoberillo, il cui nome deriva dalle parole greche chrysós (= dorato) e bḗryllos (= berillo), è un minerale piuttosto raro, un ossido di alluminio e berillio, con formula cristallochimica BeAl2O4.
Si presenta in cristalli prismatici più o meno appiattiti, con tipica lucentezza adamantina.
Ha colore variabile dal verde al giallo-brunastro, presenta una durezza nella scala di Mohs pari a 8,5 e densità di 3,7-3,8 g/cm3.
Crisoberillo in un cristallo tabulare trigeminato che simula una perfetta simmetria esagonale, proveniente dai monti Urali.
Due varietà di crisoberillo vengono usate come pietre preziose:
- l'alessandrite, gemma cangiante di notevole pregio che alla luce naturale presenta un colore verde smeraldo, mentre alla luce artificiale presenta una colorazione rossa;
- il cimofane, detto anche occhio di gatto nobile, può avere differenti colorazioni che vanno dal verde al giallo al grigio; è caratterizzato da punti di riflessione interni al minerale (gatteggiamento) determinati dalla presenza di minute cavità orientate in posizione parallela.
Caratteristiche cristallografiche del crisoberillo
Formula cristallografica: BeAl2O4
Sistema cristallino: rombico
Classe di simmetria: bipiramidale
Costanti cristallografiche: a0 = 5,48 ; b0 = 4,43 ; c0 = 9,41
Luoghi di ritrovamento
Il crisoberillo si trova di solito nei filoni pegmatitici e, raramente, in graniti e micascisti.
Pregevoli cristalli provengono dai monti Urali, dall'isola di Sri Lanka, dal Brasile, come pure dagli Stati Uniti d'America (Maine, Connecticut, Colorado).
Per quanto riguarda l'Italia stupendi cristalli di crisoberillo, opachi, appiattiti e geminati, sono stati trovati in uno dei filoni pegmatitici di Olgiasca (lago di Como).
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