Verbi transitivi e intransitivi
Che cosa sono i verbi transitivi e i verbi intransitivi?
I verbi sono fondamentali per costruire il rapporto tra il soggetto e le altre parole della frase attraverso il genere.
A seconda del diverso rapporto con gli altri elementi della frase, i verbi si dividono in due categorie: verbi transitivi e verbi intransitivi.
Verbi transitivi
I verbi sono transitivi quando l'azione, compiuta dal soggetto, transita, cioè passa direttamente su qualcuno o qualcosa che completa il significato del verbo, e che per questo si chiama complemento oggetto del verbo.
Esempio: Giorgia legge un libro.
- Giorgia (soggetto: compie l'azione)
- legge (verbo transitivo: esprime l'azione)
- un libro (complemento oggetto: elemento su cui passa, transita l'azione)
Nella frase dell'esempio, l'oggetto su cui va a cadere l'azione del "leggere", è indicato, è espresso ed è "un libro".
L'oggetto su cui cade l'azione può anche non essere espresso: "Giorgia legge tutte le sere"; "Il gatto ha mangiato?". In questo caso, si dice che il verbo è usato in senso assoluto. Esso, pur non avendo l'oggetto espresso, continua a essere transitivo comunque: è un verbo transitivo che ha il soggetto, ma il complemento oggetto non è espresso.
Molti verbi transitivi, però, oltre che del soggetto, per avere un senso compiuto, hanno sempre bisogno che l'oggetto su cui cade l'azione sia espresso: hanno cioè bisogno di un elemento diretto che li completi.
Una frase come "Lucia raccoglie", non rappresenta una frase di senso compiuto: il verbo raccogliere, per avere un significato, deve avere oltre al soggetto (Lucia) anche un elemento a cui il verbo raccogliere si unisce direttamente, cioè un oggetto su cui va a cadere l'azione: un fungo.
Verbi intransitivi
Sono intransitivi i verbi che esprimono un'azione che dal soggetto non passa direttamente su un oggetto, ma si esaurisce nel soggetto stesso che la compie, senza aver bisogno di nessun complemento che completi il senso del verbo.
Esempio: "Marco ride".
Marco, il soggetto della frase, compie l'azione che non transita, non passa su un oggetto; è quindi espressa da un verbo intransitivo.
I verbi intransitivi, come ridere, nascere, morire, andare ecc. esauriscono nel soggetto l'azione che esprimono e, quindi, non sono seguiti da un complemento oggetto, che ne completi il senso.
Ma ci sono poi diversi verbi intransitivi indicanti azione, come ubbidire, rinunciare, aderire, che per avere un senso compiuto hanno bisogno di un complemento indiretto che completi il loro significato precisando su chi o che cosa vada a finire, non "direttamente", ma "indirettamente" attraverso complementi indiretti introdotti da preposizioni, l'azione da essi espressa.
Esempi:
- "Luca deve obbedire di più ai suoi genitori";
- "Gli studenti hanno aderito in massa alla proposta dei rappresentanti di istituto";
- "Giovanni ha rinunciato alla vacanza".
Come funzionano i verbi transitivi e intransitivi
Molti verbi sono solo transitivi (come leggere, scrivere, mangiare) e molti sono esclusivamente intransitivi (come andare, nascere, partire). Ma numerosi sono anche i verbi che possono essere usati sia come transitivi sia come intransitivi.
In particolare:
- alcuni verbi intransitivi diventano transitivi quando hanno come complemento oggetto un nome che ha la stessa radice del verbo o ha con esso affinità di significato (complemento oggetto interno):
"Visse una vita felice".
"Lucia, sulla barca che la conduceva lontano dal suo paese, pianse lacrime amare".
- alcuni verbi sono transitivi quando sono costruiti con un complemento oggetto e intransitivi quando sono costruiti senza complemento oggetto e assumono anche un diverso significato. Così, pesare è transitivo nel significato di "misurare la quantità di una merce" ("Il fruttivendolo pesa le ciliegie"), ma è intransitivo quando assume il significato di "essere pesante" ("Questo libro pesa"). Lo stesso succede con i verbi bruciare, cambiare, girare, rovinare:
Esempio:
Persona | Presente congiuntivo di avere | Participio passato di studiare | Passato congiuntivo di studiare |
Che io | avessi | vietato | avessi vietato |
Che tu | avessi | vietato | avessi vietato |
Che egli/lui/ella/lei/esso/essa |
avesse | vietato | avesse vietato |
Che noi | avessimo | vietato | avessimo vietato |
Che voi | aveste | vietato | aveste vietato |
Che essi/esse/loro | avessero | vietato | avessero vietato |
Il participio passato, abbinato all'imperfetto congiuntivo del verbo ausiliare avere, resta generalmente invariato.
Funzione transitiva | Funzione intransitiva |
Il contadino brucia le piante secche | La pineta brucia |
Lucia ha cambiato scuola | Il clima è cambiato |
L'asino gira la macina del mulino | La Terra gira |
La grandine rovinò il raccolto | L'edificio, a causa delle bombe, rovinò |
Alcuni verbi possono essere transitivi quando sono costruiti con un complemento oggetto e intransitivi quando sono costruiti con un complemento indiretto, cioè un complemento introdotto da connettici preposizionali. Anche in questo caso, i verbi assumono un diverso significato:
Esempio:
Funzione transitiva | Funzione intransitiva+ complemento indiretto espresso |
Contate le carte sul tavolo | Non contate sul suo aiuto |
Il pittore ha ceduto l'opera in beneficenza | Il negoziante ha ceduto alle minacce della Camorra |
La mamma ha atteso il rientro del figlio fino all'alba | Il nonno, nonostante l'età avanzata, attende ancora al giardino |
Marco finisce i compiti sempre tardi | La rapina è finita in tragedia |
Come riconoscere i verbi transitivi e i verbi intransitivi
Il dizionario e il verbo
Il dizionario indica sempre se un verbo è transitivo o intransitivo:
- lodare
v. tr. [lat. laudare, da lâus, der. di laus laudis “lode”, di etim, incerta (io lòdo) 1 Esaltare con parole di lode, di approvazione e sim.: I. la modestia, il coraggio di qlcu. [...] Approvare: lodarono incondizionatamente l'esecuzione dell'opera. SIN. Elogiare. 2 Celebrare con preghiere, con espressioni di riverenza e sim.: 1. Sia lodato Dio! [...];
- perire
v. intr. [lat. perire, “andare in rovina”, comp. di per- e ire “andare” V. ire;] (pres. io perisco tu perisci; cong. pres. io perisca;) 1 (lett.) Essere distrutto, andare in rovina: nella discordia le nazioni periscono; l'intero carico perì nel naufragio. SIN. Soccombere. 2 Morire, spec. di morte non naturale: p. tragicamente in un incidente aereo, in un incendio, in un naufragio; tutto l'equipaggio perì miseramente | In senso più ampio Finire, estinguersi (anche fig.): la fama e la gloria non periranno.
Se un verbo transitivo può essere usato anche in senso assoluto, cioè senza complemento oggetto, il dizionario registra entrambi gli usi, precisando i relativi significati.
- lèggere
v. tr. [dal lat. légere “raccogliere, leggere”] (pres. io leggo, tu lèggi; pass. rem. io lèssi, tu leggésti; part. pass. letto) 1 Riconoscere dai segni della scrittura le parole e comprenderne il significato: imparare, insegnare a Ieggere; Ieggere a voce alta, speditamente | Conoscere, mediante la lettura, il contenuto di un testo: 1. un libro, il giornale, le istruzioni [...] (valore assoluto) Dedicarsi alla lettura: trascorro gran parte della giornata leggendo. 2 Interpretare certi segni convenzionali o naturali: i ciechi leggono con le dita; I. un diagramma, un grafico, una carta geografica [...]
(mus.)
Eseguire un pezzo guardando lo spartito su cui è scritto: Ieggere a vista, a prima vista. 3 (lett.) Intendere, interpretare uno scritto, un passo: I critici dell'Ottocento leggevano erroneamente questa strofa | (est.) Interpretare, intendere in base a un particolare punto di vista: Ieggere un quadro, un film; Ieggere l'ultima crisi ministeriale alla luce della congiuntura economica [...]
Se un verbo, poi, ha più funzioni e può essere usato sia come transitivo sia come intransitivo, il dizionario registra ogni funzione, illustrandone il significato con esempi.
- aspiràre
[vc. dotta, lat. aspirare, 'inspirare, infondere', comp. di ad e espirare “soffiare”] v. tr.1 Immettere nei polmoni inspirando attraverso la bocca o il naso: aspirare l'aria pura del primo mattino; [...] 2 (est.) Trarre a sé, detto di apparecchi che servono a estrarre da un ambiente gas, liquidi, solidi e sim. 3 (ling.) Articolare, pronunciare con aspirazione: aspirare la consonante c. v. intr. (con aus. avere) 1 Anelare, mirare a qlco.: aspirare al successo mondano, all'amore, alla gloria; aspira a essere assunto. [...]
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