Passato remoto volere
Modo indicativo: il tempo passato remoto del verbo volere
Il passato remoto indica un'azione (o un modo di essere) del tutto conclusa nel passato.
Esempi: Alessandro Manzoni morì il 22 maggio 1873; la scorsa settimana vidi una bella bicicletta.
In italiano, il passato remoto dei verbi regolari della II coniugazione si forma sostituendo la sillaba -ere del verbo all'infinito con l'opportuna desinenza del passato remoto, indicata nella seguente tabella:
-ERE | |
io | -ei (-etti) |
tu | -esti |
lui/lei | -è (-ette) |
noi | -emmo |
voi | -este |
loro | -erono (-ettero) |
Molti verbi italiani hanno però un passato remoto irregolare; ne è un esempio il verbo volere che non segue quindi le normali regole grammaticali.
In questa lezione analizzeremo la coniugazione al passato remoto del verbo volere.
Passato remoto di volere
Passato remoto del verbo VOLERE |
|
io | volli** |
tu | volesti* |
lui/lei | volle** |
noi | volemmo* |
voi | voleste* |
loro | vollero** |
Confrontando questo verbo con uno regolare della II coniugazione, è possibile notare che:
- la seconda persona singolare, la prima e la seconda persona plurale sono regolari (*);
- la prima e la terza persona singolare, la terza plurale sono irregolari (**).
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