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Congiuntivo trapassato

Il modo congiuntivo e i suoi tempi: il trapassato

Il congiuntivo presenta quattro tempi: due semplici, il presente e l'imperfetto, e due composti, il passato e il trapassato.

Il trapassato

Il congiuntivo trapassato (che io avessi cenato, che io fossi partito) si usa per indicare una possibilità o un desiderio nel passato, che non si sono compiuti.

Esempi:

  1. Se fossi arrivato puntuale!
  2. Avessi svolto la relazione in modo adeguato!

Nelle proposizioni dipendenti esprime anteriorità rispetto a un tempo passato della reggente.

Esempio: Pensavo che tu avessi già cenato

Il trapassato è un tempo composto del modo congiuntivo.

Come si forma il trapassato

Il trapassato si forma con l'imperfetto degli ausiliari avere e essere più il participio passato del verbo.

Esempi:

  1. Siete usciti nonostante la mamma ve lo avesse vietato.
  2. Ah, se solo fossi andato via prima!

Il trapassato congiuntivo del verbo vietare si forma con l'imperfetto congiuntivo dell'ausiliare avere più il participio passato di vietare; il trapassato congiuntivo del verbo andare si forma con l'imperfetto congiuntivo dell'ausiliare essere più il participio passato di andare.

Il trapassato congiuntivo è strettamente unito, quindi, al tempo imperfetto congiuntivo dei verbi ausiliari essere e avere; sapere questo ti facilita lo studio mnemonico dei tempi composti del verbo.

Persona Presente congiuntivo di avere Participio passato di studiare Passato congiuntivo di studiare
Che io avessi vietato

avessi vietato

Che tu avessi vietato

avessi vietato

Che egli/lui/ella/lei/esso/essa

avesse vietato

avesse vietato

Che noi avessimo vietato

avessimo vietato

Che voi aveste vietato

aveste vietato

Che essi/esse/loro avessero vietato

avessero vietato

Il participio passato, abbinato all'imperfetto congiuntivo del verbo ausiliare avere, resta generalmente invariato.

Persona Presente congiuntivo di essere Participio passato di arrivare Passato congiuntivo di arrivare
Che io fossi andato

fossi andato/a

Che tu fossi andato

fossi andato/a

Che egli/lui/ella/lei/esso/essa

fosse andato

fosse andato/a

Che noi fossimo andato

fossimo andati/e

Che voi foste andato

foste andati/e

Che essi/esse/loro fossero andato

fossero andati/e

Il participio passato, abbinato all'imperfetto congiuntivo del verbo ausiliare essere, si accorda sempre, in genere e numero, con il soggetto.

Il congiuntivo: un modo in crisi

Osserva gli esempi:

Dicono che sei diventato un medico / dicono che tu sia diventato un medico.

Nella prima frase chi parla è convinto della verità del fatto riportato, anche se riferisce un'opinione altrui; nella seconda frase, invece, chi parla non è sicuro della certezza e della verità del fatto che riporta.

La differenza tra l'uso dell'indicativo e l'uso del congiuntivo è ancora più evidente nelle frasi seguenti: penso che partiranno esprime una verità certa (nonostante l'uso di penso suggerisca un 'ipotesi), rispetto alla frase Penso che partano, che lascia spazio alla possibilità che la partenza di qualcuno possa avvenire o non avvenire.

Il modo congiuntivo, che sempre più spesso viene sostituito dal modo indicativo e non solo nel parlato, ha quindi la funzione fondamentale di esprimere non la realtà dei fatti, ma la possibilità che essi accadano oppure no.

Non sempre tutta la realtà è possibile e realizzabile, ma spesso abbiamo bisogno di esprimere delle ipotesi, dei desideri, dei dubbi e possiamo fare questo solo con l'aiuto del modo congiuntivo.

Fortunatamente nella lingua italiana il congiuntivo è d'obbligo con alcuni verbi che indicano dubbio o opinione come penso, ritengo, reputo, credo, mi sembra.

Esempio: Mi sembra che il nuovo professore di matematica sia molto bravo e non Mi sembra che il professore di matematica è molto bravo.

Infine, il congiuntivo è obbligatorio anche dopo congiunzioni come sebbene, benché, prima che e dopo chiunque, comunque, dovunque e qualunque.

Link correlati:

Il modo indicativo: l'imperfetto

I modi indefiniti: il participio

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