Sillaba chiusa

Quando una sillaba si dice chiusa?

Quando pronunciamo una parola separando i gruppi i suoni che la compongono, la dividiamo in sillabe (dal greco syllabè = presa insieme).

La sillaba rappresenta pertanto l'unità più piccola che all'interno una parola si pronuncia con un'unica emissione di voce.

Ogni sillaba deve contenere almeno una vocale: esistono dunque sillabe formate da una sola vocale ma non da una sola consonante o da più consonanti senza vocale.

A seconda del numero di sillabe che le compongono, le parole possono essere classificate in:

monosillabe, composte da un'unica sillaba. Esempio: io.
bisillabe, composte da due sillabe. Esempio cane (ca-ne).
trisillabe, composte da tre sillabe. Esempio: mulino (mu-li-no).
quadrisillabe, composte da quattro sillabe. Esempio: telefono (te-le-fo-no).
polisillabe, composte da cinque o più sillabe. Esempio: abbonamento (ab-bo-na-men-to).

Come vedremo in seguito, le sillabe possono essere classificate in aperte e chiuse; ma cosa differenzia una sillaba aperta da una sillaba chiusa?

Sillaba chiusa

Una sillaba si dice "chiusa" o "implicata" se termina per consonante; la sillaba gat- di gatto è un esempio di sillaba chiusa.

Le sillabe chiuse si differenziano dalle sillabe aperte che invece terminano con una vocale. Quindi, nella parola "mamma", la sillaba mam- è chiusa mentre la sillaba -ma è aperta.

Ricordiamo infine che una sillaba chiusa ha solitamente una vocale breve, ma se è accentata può avere una vocale lunga.