Ge o gie
Quando si usa ge e quando gie?
Al plurale le parole che terminano in gia possono terminare in ge o in gie. Quando, al plurale, queste parole terminano in ge e quando in gie? Esistono delle regole generali da adottare?
Per volgere al plurale le parole che terminano in gia, ci vengono in aiuto alcune regole generali che riassumiamo di seguito:
- i nomi che al singolare terminano in gìa con la ì tonica, cioè accentata, formano il plurale in gìe (esempio: bugìa → bugìe);
- i nomi che al singolare terminano in gia con la i àtona, cioè senza l'accento tonico, formano il plurale in gie se la g è preceduta da vocale (esempio: ciliegia → ciliegie);
- se invece gia è preceduta da consonante o è raddoppiata, il plurale della parola termina in ge (esempio: pioggia → piogge). Eccezione: règgia → règgie.
Pertanto, in base a queste regole generali, il plurale di pioggia è piogge: infatti, prima della lettera g di gia si ha una consonante e pertanto il plurale termina in ge.
Invece, il plurale di grigia è grigie: infatti, prima della lettera g di gia si ha una vocale e pertanto il plurale termina in gie.
Seguendo le regole appena descritte, volgiamo al plurale le seguenti parole terminanti in gia:
magia → magie
bugia → bugie
loggia → logge
bolgia → bolge
valigia → valigie
pioggia → piogge
spiaggia → spiagge
scheggia → schegge
puleggia → pulegge
malvagia → malvagie
patologia → patologie
grattugia → grattugie
antologia → antologie
tecnologia → tecnologie
Parole con ge / gie
Nella maggioranza della parole si usa la grafia ge.
Fanno eccezione, e si scrivono con gie, solo poche parole e i loro derivati: raggiera, effigie, orologiere, igiene.
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