Temperatura percepita
Qual è il significato del termine temperatura percepita?
La temperatura effettiva di un sistema corrisponde alla definizione classica di temperatura in fisica ovvero rappresenta un indice dell'agitazione media delle molecole che compongono il sistema stesso.
Tale agitazione può essere univocamente identificata con uno stato energetico e dunque è possibile assegnare un numero che indica che un sistema possieda più o meno energia termica rispetto ad un altro o, nel detto comune, sia più o meno freddo.
Ad esempio, un corpo che si trova alla temperatura di 20°C possiederà un'energia termica maggiore rispetto ad un corpo che si trova a 10°C.
Quando due o più corpi si trovano a diversa temperatura, l'energia termica fluirà in maniera naturale dai corpi più caldi a quelli più freddi; le modalità di trasmissione di calore, sono la conduzione, la convezione e l'irraggiamento.
La temperatura percepita è invece la sensazione di caldo o di freddo percepita da un soggetto umano.
Essa non corrisponde sempre alla reale temperatura del sistema, quella effettiva, ma dipende da innumerevoli parametri ambientali (umidità dell'aria, vento, esposizione alla luce….), fisiologici (temperatura basale del corpo, condizioni alterate quali febbre, malattie….) nonché da fattori psicologici.
Dobbiamo infatti pensare che la sensazione di caldo e freddo che percepiamo non è altro che un segnale elettrico che i nervi disposti lungo tutta la nostra epidermide comunicano al cervello, che traduce i dati ricevuti in ciò che sentiamo e proviamo.
Vento e temperatura percepita
Il fenomeno del Wind Chill (anche detto indice di raffreddamento) fa riferimento alla combinazione della presenza di vento con la temperatura effettiva del sistema.
Si può applicare questo indice quando la velocità del vento è compresa tra 2 m/s e 24 m/s mentre la temperatura effettiva è inferiore agli 11°C.
Il risultato è che la temperatura percepita risulta essere di alcuni gradi più bassa rispetto a quello effettiva.
Esiste anche una formula per il calcolo dell'indice (WCI = Wind Chill Index):
in cui Ta è la temperatura effettiva misurata in °C mentre V è la velocità del vento in m/s.
Umidità e temperatura percepita
Quando invece vi è una combinazione di umidità dell'aria e temperatura effettiva parliamo di Indice Humidex.
Con tale indice si può calcolare il disagio fisico che un corpo risente nelle giornate più calde quando la temperatura effettiva è compresa tra 20°C e 55°C e l'umidità relativa dell'aria presenta un alto tasso.
Il tasso di umidità relativa dell'aria è il rapporto percentuale tra la quantità di vapore acqueo presente nell'atmosfera e la quantità che risulta invece necessaria per giungere alla completa saturazione.
Il sistema di raffreddamento di umano si basa sulla produzione di acqua sotto forma di piccole goccioline (sudore) che fuoriescono attraverso i pori della pelle.
In condizioni normali, l'evaporazione di tali goccioline provoca un abbassamento della temperatura corporea.
Quando invece l'atmosfera è carica di vapore, l'evaporazione risulta difficoltata per cui si ha una sensazione di aumento della temperatura percepita.
È possibile calcolare l'indice Humidex tramite la seguente formula:
H = Ta + ( 0.5555 ∙ ( e – 10 ))
In cui Ta è la temperatura effettiva misurata in °C ed e è la pressione di vapore.
Nella seguente tabella è possibile ricavare i valori di questo indice calcolato per diverse temperature e relative umidità dell'aria, connessi alle sensazioni che il corpo umano prova:
Esercizio
Sapendo che il calore di evaporazione del sudore a 37°C è pari a 576 cal/g, determinare quanto sudore evapora se vengono sottratti al corpo 24070 J.
Lo svolgimento dell'esercizio lo trovi qui: calcolo della quantità di sudore che evapora.
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