Temperatura e solubilità
Influenza della temperatura sulla solubilità di un sale non elettrolita
L'unico fattore che determina una variazione del valore del prodotto di solubilità (Kps) di un sale poco solubile è la temperatura.
Essendo la maggior parte dei processi di solubilizzazione endotermici (ΔH > 0), in base al principio di Le Chatelier, un aumento di temperatura fa aumentare il valore del prodotto di solubilità e di conseguenza la solubilità della sostanza.
Se il processo è esotermico (ΔH < 0), un innalzamento di temperatura fa diminuire il valore del prodotto di solubilità e di conseguenza la solubilità della sostanza.
Nella figura seguente viene evidenziata l'influenza della temperatura sulla solubilità di alcune sostanze:
Come è possibile notare dal grafico, l'influenza della temperatura sulla solubilità risulta diversa a seconda della natura del sale.
Ad esempio, la solubilità del nitrato di potassio (KNO3) aumenta notevolmente con l'aumentare della temperatura, mentre quella di NaCl rimane pressoché costante.
Nell'analisi gravimetrica, nei casi in cui la solubilità del prodotto è molto bassa e non varia significativamente con la temperatura, sia durante la precipitazione sia nelle fasi successive si opera comunque a caldo allo scopo di avere un precipitato costituito da particelle grosse e quindi facilmente filtrabili.
Solo con sostanze molto solubili in acqua si opera a temperatura ambiente o a temperature anche più basse.
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