Caustica
Sostanza caustica
Una sostanza si dice caustica (o corrosiva) se la sua azione distrugge un materiale con cui viene a contatto.
Invece, per inalazione, ingestione, contatto con gli occhi, le mucose e la pelle, le sostanze caustiche provocano gravi ustioni.
Pertanto una sostanza caustica può essere dannosa sia per l'uomo che per le attrezzature.
Sui tessuti organici l'effetto devastante delle sostanze caustiche è dovuto all'idrolisi che esplicano nei confronti dei grassi e al processo di denaturazione delle proteine che mettono in atto. Non secondari sono i danni dovuti alla disidratazione della pelle.
Inoltre, a contatto con la pelle, la sostanza corrosiva va incontro ad un processo di idratazione; tale processo - essendo esotermico - può provocare una ustione termica.
Diluendo una soluzione di una sostanza caustica la sua pericolosità diminuisce ma non si annulla.
Quali sono le sostanze caustiche?
Sono caustici gli acidi forti e le basi forti (come ad esempio l'idrossido di sodio, noto anche con il nome di soda caustica) ma anche gli acidi e le basi deboli presenti in soluzioni molto concentrate.
Anche i sali dei metalli pesanti (come ad esempio il nitrato di argento) sono considerate sostanze caustiche.
Esempi di sostanze caustiche
Oltre all'idrossido di sodio citato in precedenza, riportiamo altri esempi di sostanze caustiche:
- idrossido di potassio;
- acido cloridrico o muriatico;
- ammoniaca;
- acqua ossigenata;
- acido nitrico;
- idrossido di bario;
- anidride solforica;
- catecolo.
Simboli di pericolosità e nuovi pittogrammi
Di seguito riportiamo i simboli di pericolosità e i nuovi pittogrammi che vengono utilizzati per identificare le sostanze caustiche.
Nelle seguenti immagini è riportato sia il simbolo di pericolosità (a sinistra) che il nuovo pittogramma (a destra) di una sostanza corrosiva.
Nelle seguenti immagini è invece riportato sia il simbolo di pericolosità (a sinistra) che il nuovo pittogramma (a destra) di una sostanza irritante.
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