Aliscafo
Che cos'è un aliscafo?
Con il termine di aliscafo si intende un battello il cui scafo, a velocità sostenuta, è mantenuto fuori dall'acqua da un sistema di piani portanti alari subacquei.
Pertanto, a basse velocità, gli aliscafi si comportano come galleggianti convenzionali ma con l'aumento della velocità, si ha sui piani portanti una spinta gradualmente crescente (in opposizione al peso dello scafo) che consente l'innalzamento dell'aliscafo fino alla completa emersione della chiglia.
Il vantaggio principale che presenta l'aliscafo rispetto agli altri battelli è il suo alto rendimento a velocità elevate, dovuto alla notevole riduzione della resistenza di attrito.
Questa resistenza ridotta anche a velocità elevate è giustificata dal fatto che la carena non interagisce più con la superficie liquida trovandosi completamente al di sopra di essa.
L'elevata velocità e lo scafo sollevato conferiscono agli aliscafi eccezionali caratteristiche di propulsione.
Le eliche, di tipo convenzionale, devono essere tenute immerse a notevole profondità allo scopo di evitare la cavitazione, cioè la formazione, per effetto del movimento, di cavità dorsali in depressione (se quest'ultima è inferiore alla tensione di vapore dell'acqua si genera il riempimento delle cavità stesse con vapori che causano perdita di spinta e corrosioni).
Quindi, durante la navigazione a velocità sostenute, le uniche parti dell'aliscafo che rimangono immerse sono le ali, l'elica e il timone di direzione.
Spaccato di un aliscafo, visto in elevazione longitudinalmente in a) e in pianta in b). In esso riconosciamo le seguenti strutture fondamentali: Mo = motore; AT = albero di trasmissione del moto all'elica El; SaPr e SaP0 = superfici alari, rispettivamente di prua e di poppa.
Storia dell'aliscafo
I primi importanti risultati sulla portanza idrodinamica di superfici immerse vennero ottenuti dagli ingegneri italiani E. Forlanini e G. A. Crocco nel periodo compreso tra il 1898 e il 1906.
Nel 1919 fu costruito con successo dal ingegnere e inventore americano A. G. Bell un battello a superfici portanti alari e durante la seconda guerra mondiale si realizzarono in Germania aliscafi che raggiunsero 80 t di dislocamento (il dislocamento è il peso dell'acqua spostata dalla parte immersa dell'aliscafo, che risulta, per il principio di Archimede, uguale al peso totale dell'aliscafo stesso).
Tuttavia soltanto a partire dal 1952 furono costruiti aliscafi entrati in esercizio commerciale su laghi e su percorsi marittimi costieri.
Ingegneria degli aliscafi
La costruzione degli aliscafi è impostata su una tecnica d'avanguardia in tema di leggerezza e robustezza.
Sono impiegate in larga misura leghe di alluminio di particolari caratteristiche per l'uso in acqua di mare; le superfici alari di sostentamento vengono invece costruite con acciaio inox.
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