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Agronomia

Che cos'è l'agronomia?

L'agronomia è la scienza della coltivazione delle piante. Veniva compresa nel passato sotto il termine generico di "agraria" unitamente all'agricoltura (che rifletteva la tecnica della coltivazione delle singole piante), alla zootecnica (che trattava dell'allevamento e del governo del bestiame), alla tecnologia agraria (che riguardava la trasformazione dei prodotti) e all'economia rurale (che prendeva in esame la scelta e il coordinamento dei fattori della produzione).

Col progredire delle scienze agrarie si sono verificate importanti differenziazioni e il termine agraria ha assunto un significato più preciso tale che - oggigiorno - essa comprende soltanto l'agricoltura generale (o agronomia) e l'agricoltura speciale.

In modo più preciso potremmo dire che l'agronomia considera i principi e le leggi che si riferiscono all'ambiente in cui le piante vivono, ai mezzi con i quali questo ambiente può essere modificato per assicurare la loro prosperità, ai modi di moltiplicarle, di governarle, di coltivarle insieme o di farle succedere fra loro nello stesso terreno.

L'agronomia quindi considera, coordina e applica le scienze che trattano della vegetazione e dei fattori che influiscono sulla produzione agraria.

Branche dell'agronomia

Si possono distinguere due grandi grandi branche dell'agronomia:

  • la prima si occupa dell'ambiente nel quale vivono le piante e delle modalità per modificarlo. Lo studio dell'ambiente nel quale vivono le piante agrarie riguarda il clima e il terreno; il clima - considerato come l'insieme dei fenomeni meteorologici e delle condizioni ambientali che influiscono sulla vita delle piante - viene studiato attraverso i suoi fattori fondamentali (calore, umidità, luce), presi in esame sia isolatamente, sia nei loro reciproci rapporti, sia raffrontati con le esigenze biologiche e agrarie e con le possibilità di adattamento delle piante.
  • la seconda considera le piante d'interesse agrario e indica le norme generali della coltivazione ai fini economici. A tale scopo vengono considerati i caratteri fisici, chimici e biologici fondamentali del terreno, sia per adattarlo alle esigenze delle piante agrarie (mediante lavori di avviamento alla coltivazione e di modificazione delle sue proprietà), sia allo scopo di scegliere le piante a esso più adatte.

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