Quando sono nate le regioni
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Le regioni italiane sono enti pubblici dotati di autonomia politica e amministrativa; corrispondono a porzioni di territorio delimitate da precisi confini e rappresentano il primo livello di suddivisione territoriale dello Stato italiano.
Il numero delle regioni italiane è 20; a eccezione della Valle d'Aosta e del Friuli-Venezia Giulia, ciascuna regione è suddivisa in enti territoriali che possono essere di due tipi: province e città metropolitane.
Delle venti regioni italiane, quindici sono a statuto ordinario e cinque (Valle d'Aosta, Trentino-Alto Adige, Friuli-Venezia Giulia, Sicilia e Sardegna) a statuto speciale (per info: quali sono le regioni a statuto speciale; quali sono le regioni a statuto ordinario).
Ma quando sono nate le regioni?
Le regioni sono state introdotte nell'ordinamento giuridico italiano con la Costituzione della Repubblica Italiana che, ricordiamo, è entrata in vigore il 1º gennaio del 1948.
Sono gli articoli 114 e 115 della Costituzione che introducono le regioni nell'ordinamento italiano.
L'articolo 114 della Costituzione italiana sancisce infatti che: "La Repubblica si riparte in Regioni, Province e Comuni".
L'articolo 115 sancisce invece che "Le Regioni sono costituite in enti autonomi con propri poteri e funzioni secondo i principi fissati nella Costituzione".
Un po' di storia sulla nascita delle regioni italiane
Sebbene ufficialmente introdotte con la Costituzione italiana del 1948, si iniziò a parlare di regioni già nella seconda metà XIX secolo quando, il medico e patriota italiano Pietro Maestri, raggruppò - per puri fini statistici - le province in "enti territoriali" privi di governo o amministrazione.
Il termine "regione" apparve invece per la prima volta solo nell'Annuario statistico italiano del 1912.
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