Come si chiamano i denti della balena
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Le balene (capodogli, balenottere, megattere e balenidi) sono cetacei di taglia gigantesca.
Alcune specie di balene al posto dei denti presentano delle lamelle cornee molto allungate che vengono usate come filtro per espellere l'acqua dalla bocca trattenendo i piccoli animaletti di cui si nutrono; tali lamelle si chiamano fanoni (dal francese fanon a sua volta dal latino volgare fanonem = "banda, fascia").
I fanoni sono disposti in due file longitudinali e si presentano per lo piú come listelli a tre o, piú raramente, a quattro lati, formati da una massa di midollo tubolare e da un rivestimento laminare; all'estremità si assottigliano fino a diventare setolosi.
I fanoni sono sistemati su entrambi i lati della bocca, sono fitti, nella maggior parte dei casi in numero variabile da 300 a 400 e possono crescere fino a 60 cm di larghezza e 450 di lunghezza. La larghezza, la lunghezza e la quantità delle lamine ci danno un'idea delle proporzioni delle fauci.
Una balena grigia mostra i fanoni di cui è dotata.
Funzionamento dei fanoni
Nonostante il principio di funzionamento dei fanoni sia sostanzialmente simile nelle varie specie di balene, vi sono pur sempre delle piccole differenze nell'utilizzo degli stessi.
Le balenottere, ad esempio, sono munite di una serie di pieghe golari che si espandono all'ingestione di acqua satura di plancton e successivamente si contraggono forzando l'acqua contro i fanoni. In questo modo il plancton rimane imprigionato nel fitto reticolo fibroso che forma i bordi interni sfrangiati dei fanoni.
La balenottera boreale, inghiotta invece smisurate boccate di acqua e solleva la lingua con lo scopo di forzare l'acqua attraverso i fanoni, così da lasciare imprigionato il cibo.
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