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Malformazione congenita

Che cos'è una malformazione congenita?

Per "malformazione congenita" o "deformità congenita" si intende un'alterazione della forma o della funzione di uno o più organi, di un apparato o di tutto l'organismo, originatasi durante lo sviluppo dell'embrione: tali alterazioni possono essere per qualità e per quantità anche molto estese.

Alcune malformazioni congenite sono relativamente frequenti, compatibili con la vita, spesso modificabili con opportuni interventi chirurgici sia per quanto riguarda la funzione che l'estetica; altre sono, invece, incompatibili con la vita.

Malformazione congenita: definizione

Una malformazione si definisce congenita quando insorge mentre il prodotto del concepimento si trova ancora contenuto nell'utero materno.

Dal momento della fusione fra ovulo e spermatozoo fino al termine del terzo mese il prodotto del concepimento si chiama "embrione"; dall'inizio del quarto mese al termine di gravidanza (nono mese) si chiama " feto": il bambino si è già formato, continua solo a crescere di peso.

I caratteri ereditari di un organismo che si sta formando sono determinati da particelle di sostanza, chiamate "geni", che sono contenute nello spermatozoo e nell'uovo e che inducono nell'organismo in via di formazione, secondo leggi ben precise, determinate manifestazioni di forma e di funzione di tutti gli organi.

Ricorda: le malformazioni congenite sono alterazioni della forma o della funzione di uno o più organi, di un apparato o di tutto l'organismo, originatasi durante lo sviluppo dell'embrione

Malformazioni congenite: errori genici o cause extrageniche

Le malformazioni congenite possono essere dovute ad "errori genici" cioè già contenuti nei geni del padre o della madre e che quindi vengono trasmessi di generazione in generazione secondo le leggi ben precise della ereditarietà (leggi di Mendel); oppure possono essere provocate da "cause extrageniche" che agiscono alterando il normale sviluppo dell'embrione o del feto.

Tra i fattori extragenici più spesso capaci di determinare una malformazione ricordiamo:

  • malattie infettive materne (rosolia, varicella ecc.);
  • carenze nutritive materne (gravi carenze vitaminiche);
  • irradiazioni in periodo di gravidanza (accertamenti ripetuti e frequenti con raggi X nei primi mesi di gravidanza);
  • somministrazione di sostanze chimiche (alcuni prodotti farmaceutici) per curare malattie reali o presunte materne (talidomide, sedativi ed ipnotici in genere);
  • intossicazioni materne (abuso di alcool, fumo, caffè);
  • alterazioni ghiandolari o metaboliche materne (diabete, disfunzioni della tiroide ecc.);
  • fattori psichici materni (shock, nevrosi);
  • fattori meccanici che riducono lo spazio uterino (tumori uterini e della pelvi), malattie delle membrane di rivestimento del feto (malattia ulcerosa amniotica ecc.).

È importante ricordare che le malformazioni congenite non interessano solo la parte scheletrica, ma anche i muscoli, vasi e nervi di quel territorio che è rimasto danneggiato.

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