Differenza tra microrganismi autotrofi ed eterotrofi
Qual è la differenza tra microrganismi autotrofi ed eterotrofi?
Autotrofi ed eterotrofi sono microrganismi che si differenziano per il modo in cui sintetizzano le molecole di cui hanno bisogno.
Gli autotrofi (dal greco auto, che significa "da sé" e trophos che significa "nutrirsi") sono microrganismi capaci di sintetizzare le molecole organiche di cui necessitano a partire da sostanze inorganiche semplici (CO2 ed H2O).
Essi si distinguono dagli organismi eterotrofi (dal greco etero, che significa "altro" e trophos che significa "nutrirsi") che invece ricavano le materie prime di cui necessitano da molecole assunte dall'ambiente esterno.
Microrganismi autotrofi fotosintetici e chemiosintetici
A seconda delle fonte di energia di cui usufruiscono per attuare le reazioni di sintesi, i microrganismi autotrofi possono essere classificati in fotosintetici e chemiosintetici.
Microrganismi fotosintetici: se la loro fonte di energia è il Sole. Essi catturano l'energia solare per costruire le molecole organiche di cui necessitano. Questi microrganismi attuano il processo di fotosintesi nel quale molecole complesse sono sintetizzate partendo da anidride carbonica (CO2) ed acqua (H2O). La reazione netta della fotosintesi clorofilliana è la seguente:
6 CO2 + 6 H2O + luce → C6H12O6 (Glucosio) + 6 O2
Microrganismi chemiosintetici: sono quegli organismi autotrofi che per attivare i loro processi vitali e per costruire le molecole organiche di cui necessitano usufruiscono dell'energia liberata da particolari reazioni inorganiche (chemiosintesi). In particolare essi si procurano l'energia ossidando molecole inorganiche, quali certi composti chimici dell'azoto, dello zolfo e del ferro.
Alla categoria dei microrganismi autotrofi appartengono le alghe (sia eucariote sia procariote), le piante e certi batteri.
Ricordiamo infine l'esistenza di una particolari categoria di autotrofi detti autotrofi facoltativi. Essi, in condizioni normali, attuano la fotosintesi clorofilliana ma, in condizioni particolari come la mancanza di sufficiente luce, possono diventare eterotrofi.
Di seguito una mappa concettuale sulla nutrizione degli autotrofi
Microrganismi prototrofi ed auxotrofi
I microrganismi eterotrofi possono essere invece classificati in:
- prototrofi: sono quei microrganismi eterotrofi che sono in grado di sintetizzare tutti i composti organici di cui necessitano;
- auxotrofi: sono quei microrganismi eterotrofi che, in aggiunta ai nutrienti energetici forniti dall'alimentazione, devono necessariamente nutrirsi di uno o più particolari composti organici necessari per la propria crescita in quanto incapaci di sintetizzarli.
I microrganismi eterotrofi possono nutrirsi per:
- ingestione: essi fanne penetrare il cibo all'interno del loro corpo per poi procedere alla sua demolizione enzimatica e al successivo assorbimento delle sostanze ottenute dal processo di demolizione.
- assorbimento: essi demoliscono il cibo al loro esterno per poi assumere le sostanze ottenute dal processo di demolizione facendole passare attraverso la membrana cellulare.
Di seguito una mappa concettuale sulla nutrizione degli autotrofi
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