Idrogenolisi
Idrogenolisi dei cicloalcani
Ordinariamente i legami carbonio-carbonio degli alcani e dei cicloalcani non sono scissi dall'idrogeno in presenza di un catalizzatore.
Invece, gli anelli di piccole dimensioni, subiscono facilmente idrogenolisi cioè subiscono la scissione (lisi) di un legame carbonio-carbonio ad opera dell'idrogeno in presenza di un opportuno catalizzatore.
Il ciclopropano, ad esempio, nei confronti della reazione di idrogenolisi è molto più reattivo degli altri cicloalcani a causa della liberazione dell'energia di tensione d'anello che si ottiene quando l'anello viene aperto.
Il cilobutano è molto meno reattivo del ciclopropano e i cicloalcani ad anello più largo reagiscono per la maggior parte in maniera analoga a quella degli idrocarburi non ciclici.
Idrogenolisi del ciclopropano
Il ciclopropano viene idrogenolizzato a 120°C in presenza di un catalizzatore di nickel.
Alternativamente, la idrogenolisi può essere condotta a 25°C utilizzando platino come catalizzatore.
Il ciclobutano subisce anch'esso idrogenolisi portando a n-butano, ma richiede una temperatura molto più alta.
I cicloalcani ad anello più grande e gli alcani non vengono scissi dall'idrogeno se non in condizioni molto più drastiche (al riguardo si veda: cracking termico e catalitico).
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