Alnico
Composizione e proprietà delle leghe "alnico"
Con il termine di "alnico" vengono indicati alcuni tipi di leghe metalliche di particolare composizione contenenti ferro, alluminio, nichel, cobalto, titanio e rame, destinate alla fabbricazione di magneti permanenti ottenuti per fusione.
Le leghe alnico derivano da quelle - composte di ferro, nichel e alluminio - dovute al giapponese T. Mishima nel 1931 e poi migliorate per aggiunta di cobalto, rame e titanio.
Il trattamento termico degli alnico è basato su una tempra di soluzione e su una successiva precipitazione critica del soluto per rinvenimento; infatti essi vengono in genere temprati da circa 1200 °C in aria e poi rinvenuti a 650-700 °C.
I pezzi vengono ottenuti per fusione con dimensioni molto vicine a quelle volute e poi finiti per rettifica alla mola.
Alnico 5
Tra questi tipi di leghe, la alnico 5, nota anche con il nome di ticonal, è di gran lunga quella più usata e importante; quando il trattamento termico si effettua raffreddando, in un forte campo magnetico, il pezzo fino a una temperatura inferiore al punto di Curie della lega, cioè a 840-860°C essa ha una forza coercitiva di circa 600 Oe (circa 48000 A · m-1) e una induzione residua di circa 12500 Gs (1,25 Wb · m-2).
Altri tipi di leghe alnico sono descritte nella tabella seguente:
Un progresso molto importante realizzato nella produzione di queste leghe è consistito nel fabbricare dei magneti fusi con cristallizzazione colonnare, cioè con cristalli disposti parallelamente alla direzione della magnetizzazione finale: in tal caso è possibile arrivare a valori del prodotto della forza coercitiva per il magnetismo residuo (BH)max anche di 8 · 106 Gs Oe (circa 64000 A · Wb · m-3).
Caratteristiche delle leghe alnico
Le rilevanti caratteristiche di queste leghe per magneti permanenti sono legate all'esistenza di una fase lamellare fortemente ferromagnetica precipitata in una matrice debolmente ferromagnetica.
Di tutte le leghe impiegate nella fabbricazione dei magneti permanenti, quelle del tipo alnico sono le più diffuse e se non fossero molto dure e assai fragili il loro impiego sarebbe ancora maggiore.
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