Digrammi

Che cosa sono i digrammi?

Si chiamano digrammi (dal greco dís = "due volte" + grámma = "lettera") i gruppi di due lettere che corrispondono a un unico suono.

Quali gruppi di due lettere formano un digramma?

Formano un digramma: GL, GN, SC, CH, GH, CI, GI.

GL

È utilizzato come digramma per indicare il suono palatale, sonoro, continuo, davanti alla vocale i.

gl + i → mogli, aglio, taglio

Non è digramma davanti alle vocali a, e, o, u perché non rappresenta più un unico suono ma due; esempi: glaciale, gloria, glucosio.

Inoltre, non è digramma:

- nelle parole glicine, glicerina, trigliceride, geroglifico, negligente, anglicano, ecc.

- nelle voci del verbo siglare che presentano gli. Esempio: tu sigli.

GN

Indica il suono palatale, nasale, sonoro dell'italiano. Forma sempre digrammi, qualunque sia la vocale che lo segue:

gn + vocale → gogna, vergogna, ogni

Non forma digramma nelle parole di origine straniera; esempio: wagneriano.

A differenza degli altri fonemi, non vuole mai la i, quando è accompagnato da a, e, o, u. Quindi scriveremo: gnocco, ingegnere, ognuno.

Però bagniamo, disegniamo sono corretti perché -iamo indica la prima persona plurale dell'indicativo presente di tutti i verbi: stud-iamo, legg-iamo, sent-iamo, ecc.

SC

È utilizzato come digramma per indicare il suono palatale, sordo, continuo, davanti alle vocali e, i.

sc + e, i → scempio, scelta, scia

Tra il digramma sc e la vocale e non si interpone mai la vocale i, tranne in scienza e derivati (scienziato, scientifico, ecc.). Diverso è il caso della parola conoscenza che deriva da conoscere.