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Nomi derivati esempi

Quali sono esempi di nomi derivati?

Nella grammatica italiana i nomi derivati sono nomi che si formano a partire dalle radici dei nomi primitivi con l'aggiunta di opportuni prefissi o suffissi che ne modificano il significato: con l'aggiunta degli opportuni prefissi o suffissi i nomi derivati diventano parole con un significato proprio e completamente diverso da quello del nome primitivo da cui derivano.

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Esempi di nomi derivati

Un nome derivato di carta è cartoleria. Carta è un nome primitivo, ovvero un nome che non deriva da nessun'altra parola; il termine carta indica un prodotto industriale ottenuto per feltrazione da una sospensione in acqua da fibre cellulosiche, opportunamente trattate.

Il termine cartoleria è invece una parola derivata di carta. Essa ha un significato diverso dalla parola primitiva da cui deriva: la cartoleria è infatti un negozio di articoli di cancelleria.

Carta e cartoleria hanno pertanto la stessa radice: la differenza tra i nomi è dovuta alla parte finale chiamata suffisso, nella immagine seguente colorata in rosso.

Crata - cartoleria

Consideriamo ora un altro nome primitivo: vetro, un materiale largamente usato sia per la sua trasparenza che per le sue proprietà di essere modellato nelle forme più varie.

Vetraio è una parola derivata da vetro; il significato della parola vetraio è diverso dalla parola primitiva da cui deriva: il vetraio è infatti un operaio addetto alla lavorazione del vetro.

Vetro - vetraio

Consideriamo infine un altro nome primitivo: pollo, un gallinaceo domestico. Un nome derivato di pollo è pollaio, un luogo cintato e coperto in cui si allevano polli.

Pollo - pollaio

Anche in questo caso, come è giusto che sia, il significato della parola pollaio è diverso dalla parola primitiva da cui deriva, pollo.

Altri esempi di nomi derivati

Riportiamo infine altri esempi di nomi derivati, indicando anche le parole primitive da cui derivano (le parole primitive sono a sinistra della freccia; le parole derivate sono quelle a destra della freccia).

  • Campana → Campanile
  • Fiore → Fioraio
  • Candela → Candelabro
  • Cane → Canile
  • Cielo → Celeste
  • Fiore → Fioraio
  • Libro → Libreria

Non bisogna confondere i nomi derivati né con i nomi alterati che invece usano particolari suffissi che aggiungono alla parola originaria delle sfumature di significato, né con i nomi composti che invece derivano dall'unione di due o più parole o parti di parole.

Così, ad esempio, scarpona, scarpina, scarpetta e scarpaccia sono i nomi alterati di scarpa, mentre calzascarpe (da calzare + scarpe, plurale di scarpa) è un nome composto con scarpa.

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