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Lente

Che cos'è una lente?

Nel senso più stretto, si chiama lente un blocco di sostanza trasparente formato da due calotte sferiche (o da una calotta sferica e una parte piana) che hanno i centri di curvatura posti sullo stesso asse.

Una lente viene detta lente semplice quando è costituita da un unico blocco di materiale omogeneo, lente composta quando è costituita da due o più lenti semplici tenute insieme mediante una montatura metallica o mediante incollatura.

In occhialeria si chiama lente qualsiasi lamina trasparente, sia essa a facce curve o no, che venga adoperata negli occhiali.

In una accezione ancor più generale il nome di lente viene dato a ogni apparato atto a focalizzare:

1) onde elettromagnetiche;

2) fasci di particelle cariche, mediante opportune combinazioni di campi elettrici e campi magnetici (lenti elettrostatiche, lenti magnetiche);

3) onde acustiche.

Classificazione delle lenti

Una lente si dice spessa quando il suo spessore non è trascurabile rispetto alla distanza tra oggetto e lente, sottile nel caso contrario.

Le lenti sono dette convergenti quando al centro lo spessore è massimo, divergenti quando è minimo.

Riportiamo infine la nomenclatura delle lenti sferiche a seconda delle superfici che ne costituiscono le facce:

Nomenclatura delle lenti sferiche a seconda delle suerfici che ne costituiscono le facce

Nomenclatura delle lenti sferiche a seconda delle superfici che ne costituiscono le facce.

Raggi delle lenti sottili

Detti R1 e R2 i due raggi di curvatura delle calotte sferiche sinistra e destra che compongono la lente sottile le convenzioni dei segni sono i seguenti:

  • lente biconvessa R1 > 0 ; R2 < 0
  • Lente biconcava R1 < 0 ; R2 > 0
  • Lente menisco convesso (convergente) R1 > 0 ; R2 > 0
  • Lente menisco concava (divergente) R1 < 0 ; R2 < 0

Se invece R è infinito la superficie è piatta.

L'albore della storia delle lenti

La storia delle lenti ha inizio fra il 1280 e il 1285, quando alcuni artigiani trovarono che, anteponendo agli occhi di una persona anziana dei dischetti di vetro trasparente a facce ricolme, il suo occhio riacquistava la facoltà di vedere bene le cose vicine, come quando era giovane (correzione della presbiopia).

Il primo che si occupò dello studio delle lenti fu un l'alchimista, commediografo e scienziato italiano Giovanni Battista Della Porta (Vico Equense, 1º novembre 1535 - Napoli, 4 febbraio 1615) nel suo libro Magia naturalis (1589), ma solo per descriverne effetti strani come magie.

Intanto nel 1590 alcuni occhialai italiani, sconosciuti, misero insieme il primo cannocchiale a oculare divergente.

Nel 1604 G. Keplero pubblicò i fondamenti dell'ottica nuova e nel 1611 pubblicò la sua Dioptrice con la teoria delle lenti; altri importanti contributi allo studio delle lenti furono successivamente dati da I. Newton.

Ti lasciamo infine alcuni link ad argomenti di ottica:

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