Foronomia

Che cos'è la foronomia?

La foronomia è quella parte dell'idrodinamica (e quindi dell'idraulica) che si occupa dell'efflusso dei liquidi attraverso orifizi aperti nelle pareti o nel fondo dei recipienti che li contengono.

Le prime ricerche di foronomia risalgono a Evangelista Torricelli (XVII secolo) e al marchese Poleni (XVIII secolo), le cui formule sono ancora accettate.

La corrente liquida che effluisce da un orifizio viene detta "vena" o "getto" e ha caratteristiche dipendenti in modo essenziale dalla gravità.

Gli orifizi vengono designati con il nome generico di "luci" o "bocche" e si possono distinguere in due grandi categorie:

le luci a battente, dette anche semplicemente luci;
le luci a stramazzo dette stramazzi.

Le luci a battente presentano il contorno completamente affondato sotto lo specchio liquido nel recipiente e bagnato quindi in tutti i suoi punti dalla vena.

Si dice precisamente "battente" l'affondamento del punto più elevato del contorno della luce sotto lo specchio liquido e "carico" l'affondamento del baricentro della superficie della luce.

Le luci possono essere a spigolo vivo, quando il loro bordo è tagliente, o in parete grossa, cioè aperte in una parete di spessore notevole, con tubo addizionale interno o esterno; inoltre esse si dicono libere quando da esse il getto diluisce direttamente nell'atmosfera (caso A della figura seguente), rigurgitate quando invece il getto penetra in altro liquido in quiete (caso B della figura seguente).

Luce o bocca libera (a sinistra) e luce o bocca rigurgitata (a destra).

Gli stramazzi sono le luci a battente nullo: in esse pertanto solo la parte inferiore del contorno è a contatto con la vena liquida, la quale superiormente è a contatto con l'atmosfera anche in corrispondenza della sezione dove è posta la luce.

Anche gli stramazzi possono essere in parete sottile o in parete grossa (a larga soglia).

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