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Radon

Proprietà e composti del radon

Il radon o rado fu individuato tra i prodotti radioattivi gassosi di preparati di torio da Owens e Rutherford nel 1899 (l'isotopo 220), e da preparati di radio da Dorn nel 1900 (l'isotopo 222).

Fu identificato con sicurezza come elemento nel 1906 da Soddy e Rutherford; poiché l'isotopo più stabile proveniva dal radio fu chiamato radon (o emanazione). 

È un elemento gassoso ampiamente diffuso in natura (sotto forma dei due isotopi 220 e 222), peraltro in quantità minime: è presente in tracce nell'atmosfera, mentre nella crosta terrestre e nelle acque marine si trova a concentrazioni dell'ordine di grandezza rispettivamente di 10-10 e di 10-14 ppm.

Il 222Rn, l'isotopo più importante e il più longevo (tempo di dimezzamento 3,82 giorni) che si forma per decadimento  a (alfa) dal 226Ra, è un membro della famiglia radioattiva dell' 238U; la sua concentrazione può pertanto essere relativamente alta (sotto forma di gas occluso) nei minerali di uranio, o disciolto in acque minerali.

La maggior parte della radioattività naturale esistente nella vegetazione, nei cibi e nel corpo umano è probabilmente da attribuire ai prodotti radioattivi pesanti (per esempio 210Pb e 210Po) del decadimento del 222Rn. 

Il 220Rn, a brevissima vita (tempo di dimezzamento 55,3 s), si forma per decadimento a (alfa) del 224Ra ed è un membro della famiglia radioattiva del 232Th; si trova anch'esso nella crosta terrestre e nell'atmosfera, soprattutto in prossimità di giacimenti di minerali di torio.

Per la sua intensa radioattività il radon è altamente tossico: è stata dimostrata l'esistenza in taluni casi di rischi per la salute umana per l'accumularsi di radon nell'atmosfera non solo di miniere, ma anche di abitazioni situate in prossimità di terreni uraniferi o costruite con materiali contenenti quantità non trascurabili di uranio o torio.

Composti del radon

Il radon (l'isotopo 222, l'unico in pratica studiato), che si può facilmente estrarre a partire da soluzioni acquose di sali di 226Ra, è un gas a molecola monoatomica, incolore, molto più solubile in acqua e negli oli e più facilmente adsorbibile su carboni attivi rispetto ai gas nobili leggeri.

Pur appartenendo al gruppo VIII del sistema periodico, non è privo di reattività chimica: forma infatti clatrati (anche con l'acqua) e reagisce con il fluoro e con complessi di alogeno-fluoruri a temperatura ambiente, formando composti ben definiti, anche se facilmente scindibili in acqua con liberazione di radon.

Utilizzo del radon

Il 222Rn ha impieghi nei quali se ne sfrutta l'intensa radioattività.

È stato per esempio utilizzato come tracciante radioattivo (per studi di fisica dell'atmosfera, di biologia ecc.), per radiografie di metalli, e in radioterapia (racchiuso in capsule da inserire nei tessuti da distruggere); per questi ultimi scopi è stato però quasi completamente sostituito da sorgenti di radiazioni  γ (gamma) ad alta energia.

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