Tubo di Crookes
Che cos'è il tubo di Crookes?
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Se si continua con la lettura dell'articolo. In questa pagina del sito vedremo infatti che cos'è il tubo di Crookes, come è fatto e a cosa è servito.
Il tubo di Crookes (noto anche come tubo di scarica) è un particolare tubo in vetro impiegato nel 1897 dal fisico britannico Joseph John Thomson (Cheetham, 18 dicembre 1856 – Cambridge, 30 agosto 1940), che gli permise di scoprire gli elettroni.
Si tratta di un tubo in vetro resistente che viene mantenuto sotto vuoto spinto, alle estremità del quale sono applicati due elettrodi collegati rispettivamente con il polo positivo (anodo) e con il polo negativo (catodo) di un generatore di corrente.
Quando la differenza tra gli elettrodi raggiunge un valore elevato (10 Kv) si osservano tra i due elettrodi normali scariche elettriche, simili a quelle dei fulmini.
Abbassando il valore della pressione tramite una pompa da vuoto e raggiungendo valori inferiori a 0,4 atm, si osserva invece una luminosità diffusa che tende ad interessare tutto il gas man mano che la pressione scende.
Alla pressione di circa 10-6 atm, tale diffusa luminosità interessa tutto il gas.
In queste condizioni il vetro di fronte al catodo emette una debole luminescenza (fluorescenza).
Rappresentazione schematica di un tubo di Crookes.
Tale fenomeno fu messo in relazione con possibili radiazioni che potevano essere prodotte dal catodo e che furono chiamate raggi catodici.
Oggi sappiamo che si tratta di elettroni che si muovono dal catodo verso l'anodo rendendo fluorescente la parete del tubo di Crookes che colpiscono.
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