Elettrosmosi
Che cos'è l'elettrosmosi?
Vuoi sapere che cos'è l'elettrosmosi?
Vuoi sapere a cosa serve l'elettrosmosi?
Se si continua con la lettura dell'articolo. In questa pagina del sito vedremo infatti che cos'è l'elettrosmosi e per cosa viene impiegata.
Il termine elettrosmosi o elettroosmosi viene indicato per indicare il moto di un liquido, sotto l'azione di un campo elettrico, rispetto a un solido fermo. Di regola il solido è un sistema poroso (insieme di capillari).
L'elettrosmosi è uno dei più vecchi fenomeni elettrochimici e fu osservata per la prima volta già nel 1809.
Nell'interfase tra una parete solida e una soluzione elettrolitica esiste sempre un doppio strato elettrico dovuto o ad adsorbimento selettivo di ioni sul solido o a creazione di cariche per ionizzazione di gruppi superficiali del solido stesso.
Nello strato diffuso di ioni della soluzione, parte delle particelle cariche vengono a trovarsi nello strato di liquido aderente al solido e solidale con esso (uno o due strati molecolari a viscosità infinita), e parte nella massa della soluzione a viscosità normale.
Sotto l'azione di un campo elettrico parallelo alla superficie di separazione delle fasi, le cariche libere possono spostarsi verso l'elettrodo di segno opposto trascinando, per effetto essenzialmente viscoso, il liquido.
Principio dell'elettrosmosi: un liquido viene trascinato dal moto delle cariche in esso disciolte.
Impieghi dell'elettrosmosi
Applicazioni pratiche dell'elettrosmosi sono soprattutto la rimozione di acqua dalla torba e dalle argille umide, e l'essicamento dei coloranti in pasta.
Qualche tentativo di applicazione è stato fatto anche nella concia delle pelli.
Importanza notevole hanno le applicazioni per favorire il drenaggio dell'acqua nei terreni e la stabilizzazione delle fondazioni.
L'applicazione tecnica dell'elettrosmosi è spesso però condizionata dalla lentezza del fenomeno e dal costo dell'energia elettrica richiesta.
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