Bolometro
Che cos'è il bolometro?
Il bolometro è uno strumento impiegato per per la misura dell'energia raggiante delle radiazioni elettromagnetiche di lunghezza d'onda compresa tra 0,2 µm e 20 µm (appartenenti dunque alle regioni dell'ultravioletto, del visibile e dell'infrarosso).
In particolare, il bolometro viene impiegato in astronomia per studiare la composizione spettrale della luce emessa dalle stelle.
Ideato dall'astronomo statunitense S. P. Langley verso la fine del XIX secolo, il bolometro consentì di scoprire, al di là della regione rossa dello spettro solare, l'esistenza di un'altra estesa regione di raggi fino ad allora sconosciuta che fu chiamata "nuovo spettro" e che oggi invece conosciamo con il nome di "infrarosso".
Come funziona un bolometro?
Il principio di funzionamento del bolometro è basato sulle variazioni di resistenza che il riscaldamento prodotto dalle radiazioni elettromagnetiche provoca in un sottile conduttore.
Un tipico bolometro comprende due nastri di lamina di platino molto sottile (circa 2 cm) che formano due rami di un ponte di Wheatstone; i due nastri sono montati uno vicino all'altro e uno solo di essi è esposto alle radiazioni da misurare.
L'elemento sensibile del bolometro deve essere capace di risentire l'effetto di un fascio ristretto di radiazioni e deve essere tanto sottile da riscaldarsi rapidamente.
Un tale strumento, se esposto a radiazioni interrotte periodicamente, genererà una corrente alternata. Tale corrente, opportunamente amplificata, viene misurata mediante strumenti connessi all'uscita del circuito.
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